Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Perde la bambina dopo l’incidente
Donna incinta all’ottavo mese era stata coinvolta in un maxi-tamponamento a Musile
Il decesso è avvenuto poche ore dopo lo schianto, ma la tragedia si è conosciuta solo ieri. La 35enne donna incinta all’ottavo mese, coinvolta in una maxi-tamponamento avvenuto lunedì a Musile di Piave, ha perso la bambina che portava in grembo. Il feto avrebbe infatti subito un improvviso distacco della placenta, che ha causato la morte immediata. Lei, fortunatamente, è uscita dalla terapia intensiva e a breve potrebbe essere dimessa dall’ospedale.
Avrebbe dovuto dare alla luce tra un mese il terzo figlio, una bimba che portava in grembo da otto mesi. Ma in pochi attimi, in quella che doveva essere una giornata come tutte le altre, la sua vita e quella del suo compagno sono state stravolte. Pochi istanti, ma sufficienti per provocare una tragedia e spezzare una vita: quella della piccola che a breve sarebbe dovuta venire al mondo. Tutto questo a causa di un incidente che, dopo poche ore, se l’è portata via.
Da subito i soccorritori, appena arrivati a Musile di Piave, sul luogo dello schianto, avevano notato quella donna con il pancione rimasta incastrata tra le lamiere dell’auto, finita dentro il fosso a causa dell’impatto. Non riusciva a muoversi e le sue condizioni apparivano gravi, ancor di più visto che era incinta. Una volta liberata, era stata portata d’urgenza all’ospedale di San Donà, soprattutto per verificare le condizioni del feto. Purtroppo, nonostante i tentativi dei medici, non c’è stato niente da fare. La donna di 35 anni che lunedì era rimasta coinvolta nel maxi-tamponamento di Musile ha perso la bimba che portava in grembo. La drammatica notizia è arrivata a poche ore dallo schianto, che si era verificato intorno a mezzogiorno e mezzo lungo la Triestina, ma è trapelata solo ieri. Un incidente nel quale erano rimasti coinvolti quattro veicoli. Il bilancio era stato di cinque feriti, tra i quali proprio la 35enne, residente in paese insieme al compagno che quella mattina era al volante della Ford Focus finita nel fossato insieme ad altri due veicoli.
La dinamica dello schianto, ricostruita dalla polizia locale di Musile, era apparsa fin da subito complessa. Il maxitamponamento si era verificato all’altezza dell’incrocio con via Argentina, dove un’auto avrebbe dovuto immettersi effettuando una manovra di svolta a sinistra. Dietro il mezzo, fermo, si era posizionato un camioncino frigo con a bordo il solo conducente, che è stato tamponato da una Hyunday Atos con due persone a bordo. Quest’ultima è stata a sua volta urtata da un furgone Ford Transit, che ha finito per invadere la corsia di marcia opposta, dalla quale sopraggiungeva la Focus con a bordo la donna incinta. Sia la Focus che il Transit sono finiti nel fossato a sinistra della carreggiata, mentre la Atos in quello dal lato opposto: da subito le condizioni della donna sono apparse gravi.
La conferma è arrivata dopo la corsa in ospedale, quando i medici l’hanno visitata. Stando agli accertamenti eseguiti, a causa dell’urto si sarebbe verificato un distacco della placenta che ha provocato la morte immediata del feto, senza che si potesse fare nulla per impedirlo. Le condizioni della donna sono progressivamente migliorate, tanto che è uscita dal reparto di terapia intensiva, ma si trova ancora ricoverata a San Donà in attesa di essere dimessa. L’Usl 10 di San Donà ha fornito a lei e al compagno un supporto psicologico per affrontare questo momento difficile.