Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Borrelli, un veneto al vertice dei 5 Stelle
L’annuncio è stato dato ieri pomeriggio dal blog di Beppe Grillo: il trevigiano David Borrelli, il primo consigliere comunale grillino d’Italia, oggi europarlamentare, raccoglie l’eredità di Gianroberto Casaleggio alla guida del Movimento 5 Stelle, nella stanza dei bottoni dell’associazione Rousseau che ne è diventata la piattaforma di coordinamento.
La nascita di questo strumento era stata svelata da Davide Casaleggio pochi giorni dopo la scomparsa del padre, il grande stratega del Movimento, il 12 aprile. Ieri però Grillo ha ufficializzato la piccola svolta che mette per la prima volta un veneto ai vertici.
Con un passato da informatico e pizzaiolo, David Borrelli è stato eletto in Consiglio comunale a Treviso nel 2008; due anni fa 26 mila preferenze l’hanno portato a Bruxelles dov’è copresidente del gruppo Efdd. Ora arriva una delle posizioni più alte per un movimento che non ha segreterie o cariche di partito. Accanto a lui e a Davide Casaleggio, nell’associazione Rousseau entra anche Max Brugani, candidato sindaco a Bologna. La scelta è stata fatta da Beppe Grillo in persona: per questi ruoli chiave il leader mediatico ha voluto due figure storiche e di fiducia. «Sono due guerrieri – ha scritto sul blog - che si sono messi in gioco e che non hanno mai mollato».
Borrelli ringrazia e rilancia: «È una grande sfida, spero di fare un buon lavoro. Questa piattaforma è l’eredità di Gianroberto, il consolidamento di quello che abbiamo costruito nel tempo ma che fino ad ora non era organico. Rousseau gestirà gli strumenti del Movimento, svilupperemo progetti, organizzeremo le consultazioni, sarà una centrale operativa e faremo ordine dove c’era confusione». E qui Borrelli, il grillino allineatissimo ma dai toni sempre moderati, prova ad alzare il tiro: «Mi piacerebbe poter allargare la partecipazione al voto anche a chi non è iscritto. Potrebbe essere questo il passo per crescere ancora, per un cambio radicale, da studiare magari caso per caso ma che ci porti a una condivisione sempre più grande».
Il post-Casaleggio è una scossa e ora il M5S ha due sale di comando. Da una parte il direttorio dei parlamentari (Di Battista, Di Maio, Fico, Ruocco, Sibilia) che seguono i meetup e il territorio; dall’altra il triumvirato Casaleggio-Borrelli-Bugani. Da una parte la politica, dall’altro la strategia. «Ma saranno molto, molto vicine» assicura Borrelli.
Borrelli La sfida? Vorrei far partecipare ai nostri voti anche chi non è iscritto al Movimento