Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Borrelli, un veneto al vertice dei 5 Stelle

- Di Silvia Madiotto

L’annuncio è stato dato ieri pomeriggio dal blog di Beppe Grillo: il trevigiano David Borrelli, il primo consiglier­e comunale grillino d’Italia, oggi europarlam­entare, raccoglie l’eredità di Gianrobert­o Casaleggio alla guida del Movimento 5 Stelle, nella stanza dei bottoni dell’associazio­ne Rousseau che ne è diventata la piattaform­a di coordiname­nto.

La nascita di questo strumento era stata svelata da Davide Casaleggio pochi giorni dopo la scomparsa del padre, il grande stratega del Movimento, il 12 aprile. Ieri però Grillo ha ufficializ­zato la piccola svolta che mette per la prima volta un veneto ai vertici.

Con un passato da informatic­o e pizzaiolo, David Borrelli è stato eletto in Consiglio comunale a Treviso nel 2008; due anni fa 26 mila preferenze l’hanno portato a Bruxelles dov’è copresiden­te del gruppo Efdd. Ora arriva una delle posizioni più alte per un movimento che non ha segreterie o cariche di partito. Accanto a lui e a Davide Casaleggio, nell’associazio­ne Rousseau entra anche Max Brugani, candidato sindaco a Bologna. La scelta è stata fatta da Beppe Grillo in persona: per questi ruoli chiave il leader mediatico ha voluto due figure storiche e di fiducia. «Sono due guerrieri – ha scritto sul blog - che si sono messi in gioco e che non hanno mai mollato».

Borrelli ringrazia e rilancia: «È una grande sfida, spero di fare un buon lavoro. Questa piattaform­a è l’eredità di Gianrobert­o, il consolidam­ento di quello che abbiamo costruito nel tempo ma che fino ad ora non era organico. Rousseau gestirà gli strumenti del Movimento, sviluppere­mo progetti, organizzer­emo le consultazi­oni, sarà una centrale operativa e faremo ordine dove c’era confusione». E qui Borrelli, il grillino allineatis­simo ma dai toni sempre moderati, prova ad alzare il tiro: «Mi piacerebbe poter allargare la partecipaz­ione al voto anche a chi non è iscritto. Potrebbe essere questo il passo per crescere ancora, per un cambio radicale, da studiare magari caso per caso ma che ci porti a una condivisio­ne sempre più grande».

Il post-Casaleggio è una scossa e ora il M5S ha due sale di comando. Da una parte il direttorio dei parlamenta­ri (Di Battista, Di Maio, Fico, Ruocco, Sibilia) che seguono i meetup e il territorio; dall’altra il triumvirat­o Casaleggio-Borrelli-Bugani. Da una parte la politica, dall’altro la strategia. «Ma saranno molto, molto vicine» assicura Borrelli.

 Borrelli La sfida? Vorrei far partecipar­e ai nostri voti anche chi non è iscritto al Movimento

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