Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Bando Vtp, accolto il ricorso «Ora il Porto fermi la gara»
I giudici: decisione rapida. Apvi: non cambia niente, ma valuteremo. Stop al Tresse, Casson interroga il governo
Fumi neri Ambiente Venezia: ancora fumi dalle crociere Danno CoR: se la Regione compra, è un danno erariale
La cooperativa Portabagagli esulta: «Ora ci aspettiamo che Apv Investimenti voglia scegliere la linea della trasparenza e della certezza, sospendendo la gara», dice il vicepresidente Antonio Velleca. Da Apvi, invece, la linea è più prudente: «Dal punto di vista tecnico non cambia nulla spiega il direttore Franco Bagatin - ma ovviamente ogni decisione sul futuro del bando va presa con l’intero cda e i legali». La notizia è che ieri pomeriggio il Consiglio di Stato ha accolto l’appello della coop contro l’ordinanza del Tar Veneto, che un mese fa aveva bocciato il ricorso contro il bando per la vendita delle quote di Vtp. In realtà i giudici romani scrivono che l’accoglimento vale «ai soli effetti della celere definizione del merito». Dopo aver spiegato che le «complesse questioni» vanno approfondite nella più opportuna sede del merito, il Consiglio di Stato invita dunque i colleghi veneziani a decidere presto ed è per questo che la Portabagagli chiede di aspettare a procedere con la gara, il cui prossimo step è l’11 maggio, termine entro il quale Veneto Sviluppo deve decidere se esercitare o meno la prelazione, dopo l’unica offerta da 24 milioni di una cordata privata. E proprio ieri sull’argomento prelazione è intervenuto il deputato Daniele Capezzone (CoR), secondo il quale la società regionale creerebbe un danno erariale esercitando la prelazione, vista la breve durata della concessione (8 anni) e l’incertezza sul tracciato delle crociere. «Affermazioni superficiali», l’ha rimbrottato il collega Davide Zoggia (Pd).
Un altro mezzo passo falso per il Porto, dopo lo stop del ministero dell’Ambiente al Tresse Nuovo, presentato lo scorso 26 aprile. Gli uffici hanno infatti rilevato al ministero delle Infrastrutture che il progetto che dovrebbe far arrivare le navi da crociera in Marittima dal canale dei petroli è stato presentato ai sensi del decreto legislativo 163 del 2006, abrogato dal nuovo codice degli appalti firmato da Graziano Delrio ed entrato in vigore il 19 aprile. Il Porto l’aveva inviato con l’esplicita richiesta se andasse considerato o meno una variante del precedente progetto Contorta, perché solo in quel caso varrebbero le regole vecchie, ma più di qualcuno contesta l’ipotesi. Tra questi il senatore del Pd Felice Casson, che ha depositato un’interrogazione al governo. «Sono preoccupato per questo stallo e questa sfilza di errori - spiega Casson - ho il timore che non si tratti solo di dilettanti allo sbaraglio, ma che ci sia dietro il disegno di chi vuole mantenere il più possibile lo status quo, con le navi che passano a San Marco». Ieri intanto Ambiente Venezia ha denunciato gli ennesimi fumi neri usciti dalla nave Aurora.