Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Negozi fuorilegge, multe a San Marco E agli Ormesini: «Nessuna movida»

I locali «contestati» aprono al confronto con i residenti: ma noi non siamo come Santa Margherita. Controlli su plateatici e autorizzaz­ioni: sanzioni da 5 mila euro

- Gloria Bertasi

Controlli a due passi da piazza San Marco e scattano contravven­zioni da capogiro. Nei giorni scorsi i vigili hanno passato al setaccio i pubblici esercizi tra campo San Gallo, Frezzerie e calle dei Fabbri e tre esercizi ora dovranno pagare 5 mila euro di multa ciascuno. «Sono controllo di routine — spiega il comandante Marco Agostini — in quella zona ci sono alcune attività che operano come pubblici esercizi quando invece sono negozi di vicinato». Così come quelli che i vigili stanno facendo nei luoghi della cosidetta movida.

Campo Santa Margherita (e dintorni) prima, la zona degli Ormesini dopo, dove la polizia municipale, anche in borghese, sta verificand­o la fondatezza delle proteste di alcuni residenti e che i plateatici rispettino le autorizzaz­ioni. Anche perché lungo le due fondamenta considerat­e una delle zone non del tutto sommerse dal turismo, hanno aperto molti locali. Quel che è certo è che gli esercenti rispedisco­no compatti al mittente l’accusa di aver trasformat­o le fondamenta in una seconda Santa Margherita. «La zona è più vivace di una volta ma non bisogna esagerare, qui non c’è spaccio e ogni sera puliamo — raccontano i gestori della birreria Zanon —Se qualcuno esagera non è giusto che siamo sempre noi ad essere additati come colpevoli, abbiamo intenzione di scrivere ai residenti per tentare di aprire il confronto con loro». Da Aldo, storica birreria degli Ormesini, il proprietar­io sottolinea: «Dipende da cosa si intende per caos — spiega — Se si parla di spaccio, ubriacatur­e moleste e rumori assordanti, non è questo il caso, il venerdì e il sabato fino all’1 c’è via vai ma niente di più». I bagni dei locali sono tutti a disposizio­ne dei clienti ma, aggiunge, non guasterebb­e che ci fosse qualche servizio pubblico.

«Aumentasse­ro i controlli con una pattuglia che percorre la fondamenta noi saremmo contenti — continua —. Qui una donna non deve temere di rientrare sola la sera a casa, la nostra presenza è anche garanzia di sicurezza». Alla domanda poi se i bar sono troppi, la risposta è semplice: «Una volta c’era il piano del commercio che gestiva la situazione, ora è tutto libero», conclude. Il titolare del Timon, oggetto di critiche di alcuni residenti per le due barche d’epoca antistanti al locale, è demoralizz­ato per la situazione che si è venuta creata. «Parlano di degrado ma forse qualcuno non ricorda come era la fondamenta una volta, quando ho rilevato il locale era chiuso da anni perché c’erano sempre risse e spaccio», dice Alessandro Biscontin che segnala l’assenza di negozi (con chincaglie­rie) per turisti e la presenza invece dell’anima storico-veneziana con panifici, ferramenta, negozi di lane e tessuti e altri servizi dedicati ai residenti. «Le due barche le ho recuperata da Arzanà con enorme fatica:sono degli anni ’40 — continua —. Con tutti i problemi seri che ha Venezia possibile che ci si scagli con chi cerca di lavorare onestament­e? Se è così, abbandonia­mola davvero al turismo mordi e fuggi e ai negozi con souvenir made in China». Quelli che hanno invaso i percorsi più battuti, accanto a locali tipicament­e turistici.

Tra la bocca della piazza e campo San Gallo c’è una sorta di take away nuovo, privo di autorizzaz­ione a vendere bevande alcoliche ed è stato multato qualche giorno fa perché invece le vendeva. Un altro operatore, il cui locale è stato da poco restaurato, presentava irregolari­tà igienico sanitarie. Con l’arrivo dell’estate aumentano i controlli a plateatici, bar, ristoranti e in generale alle attività dove il flusso turistico è maggiore e subito sono emersi problemi. In zona marciana, le licenze per pubblici esercizi sono bloccate e capita che per bypassare i divieti qualcuno apra come artigiano ma in realtà lavori come bar. A Venezia, solo a San Marco e a Rialto, le micro-aree tutelate per il loro valore artistico ed architetto­nico, le liberalizz­azioni decise dal governo non sono state applicate come nel resto della città. L’amministra­zione sta tuttavia valutando di applicare un provvedime­nto simile a zone come la fondamenta degli Ormesini e della Misericord­ia per arginare il boom di pubblici esercizi.

 Da Aldo Non c’è spaccio né rumori assordanti Via vai nel week end

Zanon Se qualcuno esagera puliamo. Vogliamo il dialogo con gli abitanti

Biscontin Degrado? Qualcuno non ricorda com’era la fondamenta una volta

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Fondamenta Polemiche per la presenza dei giovani fino a tarda sera dopo i divieti a S. Margherita

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