Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Troppi errori» Così gli italiani persero la battaglia
Con quasi duemila morti, oltre seimila feriti, circa settemila dispersi è stata una delle battaglie più sanguinarie del Risorgimento. Il tutto in meno di 24 ore, nella giornata del 24 giugno 1866. Quello che sorprende della battaglia di Custoza è, però, un altro aspetto: fu una sconfitta, nonostante la soverchiante presenza dell’esercito sabaudo. I numeri degli effettivi parlano chiaro: 120mila soldati italiani contro 75mila austriaci. Con premesse del genere, com’è possibile che l’esito sia stato una sconfitta per l’allora Regno di Sardegna? «Gli italiani pagarono la disorganizzazione e il protagonismo dei generali» è la risposta di Nazario Barone, del museo di Villafranca, esperto del Risorgimento veronese. «Furono diversi gli errori commessi - spiega Barone -. Gli italiani divisero le forze da subito, con l’obiettivo di attraversare sia il Mincio che il
Po, in modo da accerchiare il nemico. Otto divisioni, pertanto, non entrarono mai in gioco». Sarebbero bastate in ogni caso le forze disponibili sul territorio veronese, ma anche parte di queste non combatterono mai.«L’errore strategico più grave fu quello di mandare avanti gli uomini un po’ alla volta. E alcuni divisioni non vennero mai in aiuto.. Il motivo? C’erano troppe rivalità tra i generali dei tre corpi d’armata: Giovanni Durando, Domenico Cucchiari ed Enrico Morozzo Dalla Rocca. Erano tutti dei pari gradi e solo il re avrebbe potuto risolvere la situazione, dando ragione all’uno o all’altro. Ma si guardò bene dal farlo: avrebbe potuto schierarsi dalla parte sbagliata».Gli austriaci ne approfittarono. Schierarono tutti gli uomini tra Sommacampagna e Oliosi, certi che l’esercito sabaudo sarebbe dovuto transitare per di lì. In questo modo riuscirono a restringere il campo d’azione. «Gli italiani persero la battaglia nottetempo, anche perché gli asburgici erano molto più freschi - conclude Barone -. Questi ultimi si accorsero di aver vinto solo quando videro le truppe in ritirata: nonostante tutto, la battaglia era rimasta aperta fino alla fine».