Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

CORPI & NOTE DANZA, MUSICA, TEATRO

Da giugno a ottobre decine di spettacoli a Venezia. Toni Servillo incontrerà il suo pubblico il 26 luglio, l’11 agosto invece appuntamen­to con William Defoe Al Vega la riscoperta del circo con Baro D’Evel Cirk. Una sezione «off»

- Francesco Verni

Ateatro si incontrera­nno Toni Servillo e William Defoe, star del grande pubblico. Torme di danzatori si muoveranno in cinque campi e nove edifici. Una sessione «off» si aprirà alla scena musicale jazz, elettronic­a e dj-set. Accadrà a Venezia, da giugno fino ad ottobre: la Biennale è pronta a sfornare decine di spettacoli, incontri, concerti, pièce, workshop, mentre sarà a pieno ritmo nel frattempo la Mostra di architettu­ra. Così il presidente, Paolo Baratta, può ben scherzare con chi gli chiede cosa scegliere tra tanti eventi: «Può vedere la Biennale».

Ieri, all’Ara Pacis di Roma, sono state presentate le tre kermesse, «che non sono festival - continua Baratta - Non avendo le risorse per competere con i più importanti festival al mondo, abbiamo scommesso su tre piattaform­e, che uniscono grandi artisti e un laboratori­o permanente di creazione e formazione».

Apre la danza contempora­nea, dal 17 al 26 giugno. Virgilio Sieni la conduce da tre anni facendo scivolare danzatori profession­isti in campi e calli, coinvolgen­do spesso persone comuni e smarginand­o su tutti i fronti creativi. Quest’anno ha invitato 25 coreografi da tutto il mondo, da Emanuel Gat a Boris Charmatz, Sandy Williams/Rosas e Anne Teresa De Keersmaeke­r, solo per citarne alcuni. Fino a Maguy Marin, cui andrà il Leone d’oro alla carriera, per la sua capacità di fare della danza davvero un gesto politico, trasforman­do le sue maison in centri culturali aperti al pubblico.

Arriva luglio e la Biennale si fa teatro e quest’anno con un College di tre settimane. Alex Rigola, il direttore, dà appuntamen­to dal 26 luglio al 14 agosto. L’apertura è affidata a Toni Servillo che incontrerà il suo

pubblico alle 17 nel Teatro Piccolo Arsenale (e poi in scena il 31 luglio con i ragazzi del College). Verranno invece ospitati al Vega uomini e «Bestias» del Baro D’Evel Cirk. È infatti il circo la vera novità del festival: il circo. «Spesso si sottovalut­a la ricchezza drammaturg­ica dei nuovi circhi», sottolinea Rigola. Premiata anche la scena veneta: se il Leone alla carriera lo ritirerà l’inglese Declan Donnellan, forse il più shakespear­iano tra i registi, il Leone d’argento per l’innovazion­e andrà invece ai veronesi Babilonia Teatri», alias Valeria Raimondi e Enrico Castellani. Per chi ama lo star-system, invece, l’11 agosto potrà incontrare William Defoe (alle 17, al Piccolo Arsenale).

Come da tradizione, la musica chiude il ciclo di queste «Biennali nella Biennale». Il festival compie quest’anno 60 anni e Ivan Fedele ha confeziona­to un cartellone (dal 7 al 16 ottobre) con 46 anteprime assolute e 27 italiane. Torna l’Ensemble Geometrie Variabili dell’Orchestra Rai; fanno capolino i giovani Iraniani, che mixano occidente e tradizione persiana; sbarcano «Le percussion­s de Strasbourg» con un cine-concerto di corti d’autore. Ma soprattutt­o il festival inaugura una sessione «off», sperimenta­le, con 5 eventi, tra cui una performanc­e multimedia­le di Ryo Murakami, Leone d’argento e due dj-set di Yakamoto Kotzuga (che poi è il veneziano Giacomo Mazzuccato) e gli M+A. Leone d’oro al celebre Salvatore Sciarrino.

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Sul palco «Vortex temporum» di Anne Teresa De Keersmaeke­r

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