Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il Festival Tartini ricorda Angelo Ferro
Presentata la rassegna dei Solisti Veneti. Scimone: «Ci ha sempre sostenuti»
Venticinque concerti, con numerose prime esecuzioni, si snoderanno in Veneto dal 26 maggio al 24 settembre per migrare anche fuori regione, raggiungendo, tra le tante altre città, Bologna, Pordenone, Assisi. È stato presentato ieri in conferenza stampa dal Maestro Claudio Scimone dei Solisti Veneti il 46esimo Festival Internazionale G. Tartini. «Il repertorio è ispirato alla grande musica veneta - spiega il maestro Scimone che influenzò tutta la musica europea». Spazio quindi a Vivaldi, Salieri e a Tartini che è il grande protagonista di quest’edizione. Maestro di Concerto della Cappella musicale della Basilica di Sant’Antonio, Tartini amava scrivere criptando la sua musica con codici.
Il vasto repertorio vede spiccare tra gli autori il giovanissimo violinista canadese Kerson Leong, il solista di fisarmonica russa (bayan) Oleg Vereshchagin e Uto Ughi, uno dei maggiori violinisti. Presente in conferenza stampa anche la critica e storica dell’arte Sergia Jessi a cui il maestro Scimone rivolge parole di commosso ringraziamento per l’aiuto che lei e il marito Angelo Ferro, recentemente scomparso, hanno dato con grande generosità ai Solisti Veneti. Il concerto inaugurale del Festival è infatti dedicato alla memoria di Angelo Ferro e si svolgerà giovedì 26 maggio alla Chiesa degli Eremitani alle 20.45. Si esibiranno il soprano Ivanna Speranza, il mezzosoprano Leyla Martinucci, il tenore Aldo Caputo e il basso Giovanni Furlanetto con il coro «Wiener Singakademie» diretto da Heinz Ferlesch con i Solisti Veneti diretti dal maestro Claudio Scimone.
Il programma prevede il Magnificat del veneziano Tomaso Giovanni Albinoni e il Requiem di Mozart, per soli coro e orchestra. Il Magnificat è di prima esecuzione a Padova. Il Requiem in re minore K626 di Mozart è opera travolgente pur nel suo contenuto angoscioso. Scritto a più mani Mozart ne lasciò lo scheletro e furono gli allievi a completarlo- manifesta una procedura compositiva misteriosa. «Tutte le location dei concerti sono tra i massimi capolavori dell’arte veneta – spiega l’assessore alla cultura Matteo Cavatton – per una sinergia tra eccellenze artistiche del territorio». Si segnalano altre tre prime assolute: «Lettera per violoncello e archi»,«Eccesso» per violino e archi, «Controcampo» per tromba e archi, rispettivamente a Bolzano, Venezia e Padova. Fanno parte di una serie dedicata ai Solisti Veneti da Pino Donaggio, cantautore e compositore di canzoni e di colonne sonore per film di successo. Donaggio fu violinista dei Solisti Veneti nel 1959. La serie è stata raccolta in un Cd di prossima pubblicazione. Donaggio ha dedicato «Pray for Paris» a Valeria Solesin, la veneziana vittima dell’attentato al Bataclan. Per informazione su concerti e biglietti: www.solistiveneti.it