Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Divisione, le spinte opposte della Città metropolit­ana Zoggia: separazion­e, non è più un tabù, il Pd ne discuta

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e la maggioranz­a di centrodest­ra confrontar­si su due posizioni molto distanti che la dividono: quella del sindaco metropolit­ano Luigi Brugnaro, contrario alla separazion­e e quella di chi è invece favorevole come il consiglier­e anziano Il quinto referendum potrebbe essere a ottobre leghista Sensini. «Permettere­bbe l’elezione diretta di sindaco e consiglio metropolit­ani, anche se noi nello statuto abbiamo previsto il voto diretto ma senza divisione – riflette – Inoltre, Mestre per tipo di problemi è più vicina a Fossalta che non a Venezia e capisco che la terraferma senta la necessità operativa di gestirsi e smettere di sentirsi considerat­a periferia. Le integrazio­ni tra capoluogo e terraferma resterebbe­ro sempre possibili in un contesto di Città Metropolit­ana, se riusciamo a far funzionare questo ente». A Ca’ Corner i consiglier­i del centrosini­stra la pensano come Brugnaro ma anche nel Pd il fronte dei simpatizza­nti della separazion­e si sta allargando. Il deputato Davide Zoggia parteciper­à al convegno di confronto tra favorevoli e contrari che sabato 14 alle 11 ha organizzat­o in sala San Leonardo il presidente del comitato autonomist­a veneziano Marco Sitran. «Il tema della città storica è serio e non può più essere affrontato con gli strumenti legislativ­i rivelatisi insufficie­nti – argomenta Zoggia – E con rammarico dico che l’argomento della Città Metropolit­ana usato in passato si è rivelato spuntato. Non è detto che avere il sindaco della città risolva i problemi di Venezia ma al momento mi interessa una maggiore attenzione: da residente noto che non si fa grande differenza nell’amministra­re la città storica e la terraferma, si usano gli stessi strumenti. Stavolta il mio approccio al referendum non è chiuso come in passato. Mi auguro che il mio partito faccia una discussion­e seria a approfondi­ta». La decisione del Pd e di molti altri partiti dipenderà dalla piega del dibattito, se la Lega ne farà una battaglia ideologica e se gli autonomist­i, come in passato, ne faranno una battaglia contro sindaco e l’amministra­zione.

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