Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Cartelle da 500 mila euro, ma le firme sono false Anziana aveva ricevuto da Equitalia 45 richieste di pagamenti. Ora spunta il giallo
Quando ha letto il contenuto della lettera che le è arrivata si è quasi sentita male. Lei, una signora di 80 anni, senza casa di proprietà, ex titolare di una tabaccheria ha trovato dentro la busta la notifica per 45 cartelle Equitalia del valore totale di 518 mila euro. La prima richiesta di pagamento risaliva al 1988 e tutte le cartelle erano riferite a una tabaccheria che la donna gestiva in centro storico e che ha ceduto nel 1999. Un brutto colpo per L.B che oggi vive con la pensione di reversibilità del marito e a casa della figlia perché non può permettersi di pagare un affitto. La signora a dicembre aveva deciso di rivolgersi all’Adico per provare a risolvere la situazione. Cinque mesi dopo è emerso che dietro le cartelle c’è un giallo: quello delle firme. «Fin da subito la situazione ci è parsa strana – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – la nostra socia ha sempre sostenuto di non aver mai né ricevuto né firmato alcuna cartella esattoriale. Non era proprio a conoscenza della problematica fino al giorno in cui ha aperto la busta con 45 cartelle. Per questo motivo ci siamo rivolti a Equitalia chiedendo un incontro urgente. Ed è qui che è emersa una realtà ancora più strana». Quando gli avvocati di Adico insieme alla signora hanno incontrato il direttore territoriale infatti hanno avuto modo di vedere le cartelle esattoriali: in tutte la firma c’era, ma non era la sua. La signora infatti non ha riconosciuto le firme apposte alle cartelle come sue. E il confronto tra le grafie è stato fatto anche dai presenti. «La firma era stata imitata se non addirittura sostituita da una sigla semplice e incomprensibile – spiegano i legali di Adico – a quel punto abbiamo deciso di sporgere querela di falso contro ignoti per certificare la cosa e chiarire la nostra posizione anche nei confronti di Equitalia». Chi può aver firmato al suo posto i solleciti di pagamento? Chi l’ha sostituita nell’attività? O qualcun altro?
Per molte delle cartelle il problema non si pone più: sono cadute in prescrizione. «Per le altre? La signora si è detta decisa a non pagare – spiegano i legali di Adico – ha 80 anni e non ha in nessun modo la possibilità di accedere a fondi in queste quantità. E pensare che allo sportello di Equitalia avevano perfino proposto una rateizzazione. Una proposta assurda, considerata la cifra totale che la signora non sarebbe mai riuscita a pagare nemmeno in 30 anni».
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