Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Nessun aiuto minaccia assessore Lei chiede un euro di risarcimen­to

- Davide Tamiello Mauro Zanutto SPINEA

Fogarin. I Grillini sono tra i primi a consegnare la lista anche a Quarto d’Altino, con Ezio Petruzzi come candidato, così come la Lega Nord, che sostiene Claudio Grosso.

Nel Veneto orientale, la maggior parte delle liste sono arrivate ieri. A Musile entrambi i candidati, Silvia Susanna (Lega) e Vanio Trombelli (centrosini­stra), hanno consegnato le liste subito, come a San Michele al Tagliament­o dove corrono l’uscente Pasqualino Codognotto, Luca Tollon e Giorgio Vizzon.

A Caorle è subito tensione tra i candidato, entrambi avvocati, Alessandro Borin e Luciano Striuli. Casus belli le discusse minacce di morte all’ex sindaco Striuli del 2014 che il primo cittadino ha pubblicame­nte smentito. Giovedì sera, però, Borin ha mostrato in un incontro pubblico (proiettand­oli su uno schermo) una serie di sms inviati da Striuli nei quali parlava proprio di minacce ricevute contro se stesso e la famiglia. Il terzo in corsa a Caorle è Carlo Miollo, sostenuto da Fi e Lega e oggi toccherà a Sonia Xausa per il M5S.

A Eraclea i primi a presentare liste e simboli sono stati l’uscente Giorgio Talon (centrosini­stra) e Mirco Mestre (centrodest­ra).

Era diventato un incubo. Quell’uomo la minacciava in ufficio, presentand­osi di persona, e al telefono, con sms e chiamate. La vittima è l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Spinea, Laura Rosanova. La sua colpa è stata di aver rifiutato un sussidio di 250 euro a un 43enne della zona, Pietro Pulvirenti. L’uomo in passato aveva goduto del contributo economico del Comune, ma la scorsa estate l’ufficio glielo aveva rifiutato perché aveva perso i requisiti. L’uomo, prima ha rimprovera­to l’assessore poi l’ha minacciata più volte di morte. E’ stato denunciato per violenza a pubblico ufficiale, tentata estorsione. Ieri, il giudice del tribunale di Venezia, Roberta Marchiori, l’ha condannato a un anno e sei mesi di carcere (il pubblico ministero Alessia Tavarnesi aveva chiesto20 mesi) e 900 mila euro di multa. L’assessore, che si è costituita parte civile con l’avvocato Barbara De Biasi, ha chiesto (e ottenuto) un risarcimen­to di un euro. «L’ho fatto per quello che è accaduto non ero interessat­a al risarcimen­to». Si è costituita parte civile anche la responsabi­le dei servizi sociali del Comune, Stefania Rossini, che ha ottenuto un risarcimen­to di cinquemila euro. (d. tam.)

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