Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Nessun aiuto minaccia assessore Lei chiede un euro di risarcimento
Fogarin. I Grillini sono tra i primi a consegnare la lista anche a Quarto d’Altino, con Ezio Petruzzi come candidato, così come la Lega Nord, che sostiene Claudio Grosso.
Nel Veneto orientale, la maggior parte delle liste sono arrivate ieri. A Musile entrambi i candidati, Silvia Susanna (Lega) e Vanio Trombelli (centrosinistra), hanno consegnato le liste subito, come a San Michele al Tagliamento dove corrono l’uscente Pasqualino Codognotto, Luca Tollon e Giorgio Vizzon.
A Caorle è subito tensione tra i candidato, entrambi avvocati, Alessandro Borin e Luciano Striuli. Casus belli le discusse minacce di morte all’ex sindaco Striuli del 2014 che il primo cittadino ha pubblicamente smentito. Giovedì sera, però, Borin ha mostrato in un incontro pubblico (proiettandoli su uno schermo) una serie di sms inviati da Striuli nei quali parlava proprio di minacce ricevute contro se stesso e la famiglia. Il terzo in corsa a Caorle è Carlo Miollo, sostenuto da Fi e Lega e oggi toccherà a Sonia Xausa per il M5S.
A Eraclea i primi a presentare liste e simboli sono stati l’uscente Giorgio Talon (centrosinistra) e Mirco Mestre (centrodestra).
Era diventato un incubo. Quell’uomo la minacciava in ufficio, presentandosi di persona, e al telefono, con sms e chiamate. La vittima è l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Spinea, Laura Rosanova. La sua colpa è stata di aver rifiutato un sussidio di 250 euro a un 43enne della zona, Pietro Pulvirenti. L’uomo in passato aveva goduto del contributo economico del Comune, ma la scorsa estate l’ufficio glielo aveva rifiutato perché aveva perso i requisiti. L’uomo, prima ha rimproverato l’assessore poi l’ha minacciata più volte di morte. E’ stato denunciato per violenza a pubblico ufficiale, tentata estorsione. Ieri, il giudice del tribunale di Venezia, Roberta Marchiori, l’ha condannato a un anno e sei mesi di carcere (il pubblico ministero Alessia Tavarnesi aveva chiesto20 mesi) e 900 mila euro di multa. L’assessore, che si è costituita parte civile con l’avvocato Barbara De Biasi, ha chiesto (e ottenuto) un risarcimento di un euro. «L’ho fatto per quello che è accaduto non ero interessata al risarcimento». Si è costituita parte civile anche la responsabile dei servizi sociali del Comune, Stefania Rossini, che ha ottenuto un risarcimento di cinquemila euro. (d. tam.)