Picchia a sangue la madre poi la insegue dai vicini e sfascia l’auto con l’accetta

Ha picchiato la madre e, fuori controllo, ha cominciato a lanciare in aria tutto ciò che gli capitava a tiro. Stoviglie, soprammobili. In preda all’ira, poi, ha afferrato un’ascia e l’ha usata per sfasciare la macchina di famiglia parcheggiata all’esterno. È stato grazie a una vicina di casa che ha lanciato l’allarme, dalla quale si era rifugiata la donna in preda al panico, che i carabinieri hanno messo fine al pomeriggio di follia di Massimiliano Chiusso, 35enne di Maerne di Martellago.

L’uomo, con alcuni problemi legati alla tossicodipendenza e che alle spalle ha diversi precedenti di polizia per resistenza, lesioni, violazione di domicilio e danneggiamento, ha dato in escandescenza durante una discussione con la madre, al culmine della quale si è scagliato contro di lei, aggredendola non solo nell’abitazione di famiglia, ma anche a casa della vicina, alla quale aveva chiesto aiuto. Proprio qui ha buttato per aria mobili e piatti, intimorendo entrambe le donne che si sono chiuse dentro a chiave. Quando i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Mestre giovedì pomeriggio hanno raggiunto il luogo, hanno trovato il 35enne fuori controllo mentre sfasciava con una grossa ascia l’utilitaria parcheggiata davanti a casa, mentre le due donne si erano chiuse dentro in attesa delle forze dell’ordine. All’arrivo dei militari, però, l’uomo non si è certo calmato, ha continuato a distruggere la macchina e ha minacciato e provocato anche le forze dell’ordine che solo dopo diversi tentativi di calmarlo e una breve colluttazione sono riuscite a bloccarlo. Mentre Chiusso è stato portato in cella di sicurezza, la madre, è stata accompagnata al pronto soccorso per le cure del caso. I medici l’hanno dimessa con una prognosi di dieci giorni a causa delle ferite che le aveva provocato il figlio.

Appena qualche giorno fa un uomo era stato arrestato a Mestre, in zona Bissuola, dopo aver preso a pugni la madre al culmine di una discussione. Subito dopo aveva raggiunto una tabaccheria nelle vicinanze confessando al titolare di averla uccisa.

Arrestato