Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Krubally, il signore degli anelli «Duro e intenso, io sono così»
Reyer, presentato il nuovo centro: probabile esordio nei playoff a Cremona
«Dicono di me che sono un gran saltatore. Ma la verità è che cerco di rendermi utile alla squadra in molti modi». Atletico, versatile e disponibile: è il biglietto da visita di Ousman Krubally, il centro americano-gambiano appena ingaggiato dall’Umana Reyer.
Mercoledì ha assistito dal parterre al match dei suoi compagni contro Avellino, ieri si è allenato per la prima volta con la squadra e nel frattempo ha cercato di immagazzinare concetti legati al gioco reyerino lavorando con i ragazzi dell’Under 18 e dell’Under 20: il segno di grande disponibilità. Domani potrebbe esordire nella prima gara playoff a Cremona (ore 20,30), anche se coach Walter De Raffaele scioglierà le riserve solo all’ultimo: «Abbiamo pochissimo tempo per inserirlo, valuterò dopo l’ultimo allenamento», spiega il tecnico orogranata. Con Krubally, che è stato tesserato da americano per rispettare le scadenze agli sgoccioli, il conto degli stranieri arriva a otto (senza contare Phil Goss, infortunato) e sarà necessario lasciare fuori qualcuno. L’indiziato numero uno è Boris Savovic, per caratteristiche e perché fisicamente non sta benissimo. E poi la società ha fatto non pochi sforzi per tesserare Krubally. «Una vera e propria corsa contro il tempo — spiega il presidente Federico Casarin, grato alla proprietà per questo ulteriore sforzo al roster — dobbiamo ringraziare lo stesso Ousman che si è messo a disposizione per fare in modo che le pratiche venissero sbrigate alla svelta».
Il nome di Krubally è spuntato solo nell’ultima settimana. «In realtà — spiega Casarin — lo seguivamo già dai tempi del campionato sloveno. Poi si è presentata questa opportunità, visto che la sua squadra aveva terminato il campionato in Grecia e l’abbiamo colta al volo». In Slovenia due anni fa era stato Mvp, miglior rimbalzista e miglior realizzatore. Ma anche la stagione successiva a Legnano in Serie A2 Silver si era distinto come miglior giocatore della stagione. «Quella di Legnano è stata una tappa importante del- la mia carriera — racconta il neo acquisto — perché mi ha fatto diventare il giocatore che sono adesso. Anche se è due categorie più in basso della serie A, penso di aver potuto comprendere quale tipo di basket si giochi in Italia». Poi si è messo in luce anche nel campionato greco (ha giocato quest’anno con il Lavrios) dove è stato il quarto miglior rimbalzista. «Quella in Grecia è stata un’esperienza speciale: ho potuto giocare in uno dei campionati più importanti a livello europeo, contro squadre storiche come Olympiacos, Panathinaikos e Aek, che disputano l’Eurolega e l’Eurocup. Inoltre ho potuto confrontarmi contro giocatori come Raduljica, Schortsanitis, Othello Hunter che ti mettono in difficoltà per la loro fisicità. Ma mi è piaciuto lavorare contro di loro, è stata una bella sfida e io cerco sempre di migliorarmi».
Adesso lo aspettano i play off per lo scudetto con la maglia della Reyer (la sua scelta per la canotta è ricaduta sul numero 9): «Mi è stato chiesto soprattutto versatilità, lavoro duro e intensità. Proprio le cose che più mi piacciono e che corrispondono di più alle mie caratteristiche. Cercherò — chiude Krubally — di essere utile alla squadra in tanti modi».
La disputa