Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La tendenza fucsia e le tante beghe del centrodest­ra

- VENEZIA

Ci sono fucsia originali come Marcellina Segantin a Chioggia o col marchio Dop come il sindaco uscente di Fiesso Andrea Martellato o Maurizio Zampa a Fossò. Ma ci sono anche i fucsia spuri, come a Cavarzere. La novità che fa tendenza alle prossime elezioni è quella di Luigi Brugnaro.

Ma il Pd non rinuncia al podio e M5S lotta per mettere radici. Il prossimo 5 giugno 11 Comuni della provincia veneziana saranno chiamati a eleggere sindaco e Consiglio: Chioggia, Cavarzere, Fiesso, Fossò, Campolongo Maggiore, Vigonovo, Quarto d’Altino, Musile, Caorle, Eraclea e San Michele al Tagliament­o.

Undici su 44 significa un tasso di rinnovamen­to della classe amministra­tiva di uno su quattro, un rating che può davvero lasciare disarticol­ata ogni coalizione classica.

Il centrodest­ra nei paesi dove l’onda fucsia non ha trovato sponda, è decisament­e frantumato. Ad esempio: se l’ex Pdl è diviso in due a Cavarzere, a Vigonovo si è fatto addirittur­a in tre e l’uscita di scena del sindaco in carica Damiano Zecchinato (prima Lega, poi Fare, poi nel limbo) conferma lo spaesament­o. L’affanno alla corsa amministra­tiva non ha gonfiato il MoVimento Cinque Stelle che dopo l’exploit del 2012 e 2013 stavolta avanza con cautela e su 11 Comuni si presenta solo in sei, poco più della metà. Una scelta di qualità, più che di marchio, sottolinea­ta anche dai corsi di formazione a beneficio degli aspiranti sindaco tenuti dal primo sindaco pentastell­ato, Alvise Maniero di Mira.

Novità assoluta è Prima il Veneto, che dopo una lunga stagione di congressi che ha portato ad aprire sezioni pure in Brasile, fa l’esordio alle urne con Paolo Pizzolato, ex amministra­tore unico di Veneto Agricoltur­a ed ex segretario della Lega, candidato sindaco a Fiesso. Tra candidati propri e derivati civici, il Pd marcia in tutti i Comuni; ha rischiato – ed evitato - la spaccatura in almeno cinque paesi. La situazione più al limite a San Michele a Tagliament­o, con la ricandidat­ura di Pasqualino Codognotto sostenuta solo esternamen­te dalla segretaria democratic­a Enza Vio. Anche in casa Lega, sempre a San Michele, la corsa del segretario Luca Tallon ha lasciato strascichi e alcuni del Carroccio sono passati armi e bagagli con Giorgio Bisson. (mo.zi.)

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