Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Fanton si ritira restano in due contro Campalto
Il paradosso dei fratellicoltelli, a Campolongo Maggiore, è (e sarà fino al prossimo 5 giugno) il leit motive di tutta la campagna elettorale. Da una parte c’è il sindaco in carica, Alessandro Campalto, prescelto della direzione metropolitana del Pd e concordato anche dal circolo locale. Architetto, 37 anni, un primo mandato al governo di Campolongo dopo cinque anni da vicesindaco di Roberto Donolato. Squadra che vince non si cambia, verrebbe da pensare. E invece no: vada come vada a Campolongo, in ogni caso, i giochi saranno comunque da rifare. Perché la scelta di un’investitura a Campalto senza passare per le primarie non è piaciuta a gran parte della sinistra. In effetti, la squadra del sindaco aveva perso gli uomini più importanti negli ultimi mesi, a cominciare dal suo braccio destro.
L’opposizione, infatti, ha scelto di schierarsi con Andrea Zampieri, l’ex vicesindaco, esponente dell’area centrista. Zampieri, di professione responsabile della qualità e della sicurezza per una casa di riposo, è l’uomo su cui hanno deciso di puntare Lega Nord e Forza Italia. A gennaio, presa la decisione di sfidare il suo sindaco, ha dato le dimissioni sia da vice sia da segretario dell’Udc per dar vita alla lista «Insieme si cambia». E non è l’unica separazione dolorosa in casa, perché anche senza il Pd, alla fine le primarie del centrosinistra si sono fatte comunque. A vincerle è stato l’assessore Giancarlo Fanton, catalizzando quindi il bacino elettorale di associazioni ambientaliste. Al momento di presentare le liste, però, Fanton, che fu sindaco ai tempi di Felice Maniero, dal 1984 al 1993 e segretario del presidente della Provincia a metà degli anni ‘90, ha deciso di ritirarsi. «Il clima è troppo avvelenato – spiega – il Partito democratico ci ha fatto pressioni, ci ha accusato di voler consegnare il Comune alla Lega. Mi spiace perché avevamo una bella squadra, speravamo fosse possibile aprire un dialogo costruttivo, ma prendo atto che non è così e io non ho intenzione di portare i miei al massacro. Sostenere Campalto? Assolutamente no, usciamo dalla partita ma non torniamo indietro».Pronta la risposta di Campalto, che sorvola sulle polemiche e apre al confronto: «Siamo aperti a qualunque collaborazione. La mia è una candidatura che è stata pienamente appoggiata dal Pd, mi auguro che Fanton e i suoi sostenitori vogliano lavorare insieme a noi per un nuovo centrosinistra unito.
La terza lista in corsa è quella del Movimento 5 Stelle che a Campolongo Maggiore, si presentano come outsider e candidano Dario Corrò, radioamatore, infermiere dell’Usl 13 e presidente del consiglio dell’istituto comprensivo scolastico Diego Valeri. I pentastellati, che negli ultimi cinque anni hanno costituito una rete sempre più solida e strutturata in Riviera del Brenta, forti anche del traino di Alvise Maniero e della sua giunta a Mira, che continuano a tenere corsi di aggiornamento e di preparazione alla prossima tornata elettorale, cercheranno di sfruttare il frazionamento della vecchia squadra di Campalto e le tante liste in corsa per portare a casa il risultato.