Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La contesa del mare tra sms minatori e il progetto terme

- CAORLE

Quattro candidati sindaco, di cui due new entry, ed è già guerra senza esclusione di colpi a un mese dal voto. Nella località nota per le tradizioni marinare, commissari­ata da oltre un anno per le dimissioni del consiglio comunale, è già bagarre. I litiganti sono due avvocati, l’ex sindaco Luciano Striuli, che si ricandida con l’omonima civica, sostenuto dai fedelissim­i Giovanni Comisso, Alessandra Zusso e Rocco Marchesan; contro Alessandro Borin sostenuto dall’omonima civica che include anche Massimo Favaro (Verdi).

Il motivo della lite è tra quelli che hanno dato origine alla caduta dell’amministra­zione comunale: il maxi progetto delle terme e le presunte minacce di morte all’ex sindaco Striuli. Il primo, Borin, accusa l’avversario di avere ceduto ai poteri forti e conferma che l’ex sindaco era stato minacciato di morte con tanto di sms mostrati pubblicame­nte. Il secondo ha sempre smentito le minacce e continua a farlo, ora sta valutando querele. «Il nostro slogan è: voto libero e trasparent­e per entrare in comune con te - chiosa Borin - . Basta con i poteri forti, noi daremo voce ai caorlotti».

Tra i due litiganti se la ride Carlo Miollo, noto per aver ricoperto l’incarico di presidente del Gal Veneto orientale. Miollo è candidato per l’omonima civica sostenuta da Forza Italia, Lega Nord e da una parte del Pd, ma che vanta in particolar­e l’appoggio dell’ex sindaco Marco Sarto:

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Nel comune commissari­ato da un anno sono quattro gli sfidanti candidati sindaco.
Il motivo del contendere è un maxi progetto delle terme sul quale si è arenata anche la precedente amministra­zio ne
Schierati Nel comune commissari­ato da un anno sono quattro gli sfidanti candidati sindaco. Il motivo del contendere è un maxi progetto delle terme sul quale si è arenata anche la precedente amministra­zio ne

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