Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La prof, il pilota e l’architetto in corsa come eredi di Conte
Alzi la mano chi sospettava che l’attuale sindaca, Silvia Conte, avrebbe rinunciato alla candidatura per il secondo mandato. Quella che è, senza dubbio, la rinuncia più inaspettata di questa tornata elettorale, inevitabilmente rimescola le carte e lascia aperte grandi incognite sull’esito finale.
La prima cittadina, che si era candidata la primavera scorsa anche per le elezioni del consiglio regionale, ha dichiarato ufficialmente di aver scelto il lavoro e la famiglia e di voler passare il testimone a uno dei suoi fedelissimi. Solo tre giorni fa, la presentazione ufficiale della sua erede, la sua vicesindaca Raffaela Giomo. Insegnante, classe 1977, Giomo fino all’ultimo era stata in ballottaggio con l’assessore Radames Favaro. Non ha tessere di partito, ma la sua civica «Trasparenza, sicurezza vivibilità» sarà sostenuta anche dal Pd e da tutte le forze di centrosinistra. Fallita la trattativa, invece, per portare in coalizione la civica «Per Quarto», fino all’ultimo indecisa se presentarsi con una propria lista: il gruppo di Luigino Varin e Mirko Visentin ha preferito farsi da parte senza sostenere (almeno ufficialmente) nessun candidato. Il centrodestra, invece, ha fatto quadrato su Claudio Grosso. La Lega Nord, in primis, e la lista civica «Il Comune di Tutti». Forza Italia, invece, garantirà un supporto esterno. Architetto, 45 anni, Grosso è stato consigliere e presidente della commissione piano ambientale dell’Ente Parco del Sile. Il Movimento 5 stelle, invece, ha scelto Ezio Petruzzi, 54 anni, pilota Alitalia, per lanciare la sfida ai due blocchi principali. I pentastellati a Quarto d’Altino si sono presentati con una «lista compatta», composta da soli nove nomi.