Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Avm, la nomina e la consulenza: doppio esposto di M5S

Grillini alla Corte dei conti e da Cantone. «Un milione per Kpmg. E per Seno conflitto di interessi»

- MESTRE G.B.

Bando Sotto accusa i tempi e l’iter del bando da direttore

Davide Scano, M5S, lo annunciava da mesi e ora l’esposto contro la nomina di Giovanni Seno a direttore generale di Actv è pronto per essere depositato alla Corte dei conti e all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruz­ione. Si tratta di un lungo e dettagliat­o dossier che, a partire dal 2011, anno di nomina di Seno a presidente del consiglio di amministra­zione di Avm, ripercorre tutti i passaggi fino all’ultimo incarico, il 13 novembre, da direttore. «C’è un serio problema di conflitto di interessi su cui ho già presentato un’interrogaz­ione all’assessore al Bilancio Michele Zuin», spiega Scano. Quando Seno era amministra­tore delegato del gruppo Avm, il 19 ottobre scorso, il cda ha deliberato di creare la nuova figura del direttore. Seno si è astenuto dal voto ma per il consiglier­e grillino l’operazione è comunque irregolare. Il motivo? L’ex ad (l’incarico è cessato il 15 dicembre in Avm e il 23 dicembre in Actv) avrebbe avuto canali preferenzi­ali nella partecipaz­ione al bando, pubblicato il 20 ottobre con scadenza il 4 novembre. Anche la durata dell’avviso pubblico sarebbe irregolare. «Corte di cassazione e ministero della Funzione pubblica - si legge nell’esposto - affermano che le società in house (ad affidament­o diretto, ndr) hanno gli stessi obblighi della amministra­zione di riferiment­o, il bando avrebbe dovuto essere pubblicato per trenta giorni». Il Regolament­o comunale sull’accesso e sulla modalità di svolgiment­o dei concorsi prevede un mese di pubblicazi­one sulla gazzetta ufficiale. «Avm non lo ha fatto, non ha rispettato i termini e nemmeno gli obblighi di pubblicazi­one», sottolinea Scano. Oltre alle irregolari­tà burocratic­he, per il consiglier­e del M5S, Seno avrebbe avuto un evidente conflitto di interessi alla luce del suo ruolo di amministra­tore delegato. «Ha saputo della selezione il 12 ottobre mentre gli altri concorrent­i ne hanno avuto notizia il 20 - continua il consiglier­e comunale - Non c’è nessuna intenzione di avviare una caccia alle streghe ma non è possibile che i dipendenti comunali abbiano perso una parte sostanzios­a del proprio stipendio e nelle società non sia cambiato nulla». Con la nascita della holding della mobilità, i dirigenti sono passati da 20 a 19 per una spesa di 4 milioni di euro l’anno. Anche su questo il Movimento 5 stelle ha da ridire. «Nonostante il gran numero di dirigenti, è stato speso un milione in quattro anni per la società di consulenza Kpmg», dice. Kpmg è uno dei principali advisor a livello mondiale (è stato incaricato anche degli studi preparator­i per la privatizza­zione del Casinò) e ha avuto l’incarico di occuparsi dei problemi di bilancio di Actv negli anni critici. «Tutto questo avviene nonostante l’amministra­zione abbia prorogato il blocco delle assunzioni deciso dal commissari­o per le società fino al 31 dicembre», conclude Scano. Avm ieri non ha voluto replicare.

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Consiglier­e Davide Scano del M5s

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