Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Assalto al mare con caccia agli abusivi
Jesolo, nella notte anche i controlli sulla movida e cani antidroga sull’arenile: «Chiediamo i militari»
Primo assalto al mare ieri. Complice il caldo e il sole. E a Jesolo è subito scattata la caccia agli abusivi, tra sequestri e denunce. Nella notte anche i controlli sulla movida e cani antidroga sull’arenile. «Chiediamo i militari».
Scendono in spiaggia con i pantaloncini corti, le magliette e gli occhiali da sole per confondersi coi turisti. Non vogliono essere notati da lontano. Non vogliono che i venditori ambulanti possano scappare prima di averli fermati. È sabato E sono da poco passate le 14: per Claudio Vanin, comandante della polizia locale di Jesolo, e per i suoi uomini, è ricominciata la stagione dei controlli. Mai interrotti, per la verità. Anche d’inverno si fanno retate per lo spaccio nelle piazze e per gli affitti abusivi, ovviamente. Ma quando il sole comincia a splendere e le spiagge a ripopolarsi, partono i progetti specifici per l’estate. Ieri era il primo weekend per il litorale jesolano, che ha inaugurato con dei controlli in spiaggia i progetti che dureranno fino a settembre prossimo.
Le due pattuglie sono partite dopo le 12, percorrendo tutto l’arenile. «Ci dividiamo in due e convergiamo sullo stesso punto — spiega Vanin — così non c’è la possibilità che i venditori ambulanti ci scappino. Quest’anno però, almeno per ora, sta andando molto meglio del solito. Abbiamo fatto qualche sequestro ma era prevalentemente chincaglieria, non ci sono ancora gli articoli contraffatti». In realtà è presto. Nel primo weekend di maggio, con il sole uscito da poco a scaldare, sono ancora pochi perfino i turisti in spiaggia. Ombrelloni e sedie a sdraio restano liberi, in pochi azzardano il costume. Tra gli spazi stretti qualche donna di nazionalità cinese offre massaggi. Vede arrivare la polizia locale, tenta di allontanarsi, ma viene fermata. «Non ha documenti e permesso di soggiorno — spiega Vanin — verrà con noi in centrale. Se i documenti sono in regola, queste sanzioni diventano solo amministrative, altrimenti fotosegnaliamo». Poco dopo un’altra pattuglia via radio spiega al comandante di aver fermato un’altra persona. «Se penso alla situazione di due anni fa questi giorni sembrano il paradiso — dice Vanin — speriamo che duri anche nei prossimi mesi».
È proprio per i mesi estivi che il Comune ha deliberato alcune linee guida per la sicurezza, che accanto ai controlli sull’arenile punteranno ad altri tre nuovi fronti: le sanzioni per la movida troppo rumorosa, l’avvio dei controlli con i cani antidroga sia sull’arenile che in via Bafile durante le ore serali e il pattugliamento (se verrà concesso dal ministero) delle strade con i militari. «Cominceremo con delle unità cinofile prestate dal vicino Comune di Bibione — spiega Luigi Rizzo, assessore jesolano alla Sicurezza — ma abbiamo già fatto richiesta per averne di nostre. Passeremo nelle zone clou dello spaccio ovviamente, come piazza Marconi che ha spesso problematiche di questo tipo, ma anche nelle vie La polizia locale carica in auto una massaggiatrice cinese abusiva, sorpresa poco prima in spiaggia a Jesolo della movida e sull’arenile di sera». Non solo. «I militari? Sì, ho fatto richiesta — conferma il sindaco Valerio Zoggia — perché ci hanno detto che non avremo i soliti rinforzi di polizia come ogni anno. Le emergenze in Italia sono tante, non avremo agenti in più. Non so ancora se ci accorderanno almeno una pattuglia di militari, ma per noi sarebbe fondamentale. Abbiamo anche la caserma nuova, il posto per ospitarli c’è».
Intanto, in attesa del clou delle presenze, i controlli serali riguarderanno anche altro, a partire dai «decibel» dei locali che verranno misurati «passeggiando» dagli agenti. «La musica non si deve sentire da fuori — aggiunge il sindaco Zoggia — abbiamo già incontrato i rappresentanti di Ascom, sono molto collaborativi. I rilevamenti acustici dovrebbero essere fatti da Arpav ma non è possibile per loro farne frequentemente e così abbiamo chiesto alla Regione di sostituirci a loro, addestrando alcuni agenti».
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