Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Palazzo Ducale, notte in sacco a pelo
Venezia, prima iniziativa in Italia per venti famiglie. Ed è già tutto esaurito
Notte tra le opere d’arte di Palazzo Ducale. Una ventina di persone, per lo più famiglie con bambini, il 15 ottobre, si munirà di sacco a pelo e torce elettriche e dormirà, prima iniziativa del genere in Italia, a pochi passi dalla sala del Maggior Consiglio. L’idea è dei Musei civici. «L’obiettivo è quello di offrire ai più piccoli il primo passo nei musei come un’esperienza emozionale» spiega la direttrice Gabriella Belli. Lunghissima la lista d’attesa: è già tutto esaurito.
Sdraiati a terra, su uno stuoino al buio fisseranno a occhi sbarrati per l’emozione gli affreschi del soffitto. Si stenderanno a pochi passi dalla sala del Maggior Consiglio, la sala più grande e maestosa di Palazzo Ducale con i suoi 53 metri di lunghezza e 25 di larghezza. Immersi per una notte nella storia, tenderanno l’orecchio a ogni respiro immaginando che le voci di chi negli anni è passato in quelle stanze si facciano sentire ancora.
Sarà una notte così, quella delle venti persone che sabato 15 ottobre dormiranno a Palazzo Ducale, nel cuore di piazza San Marco. Srotoleranno il materassino leggero in una delle sale, apriranno il sacco a pelo, infileranno il pigiama e fino a notte inoltrata ascolteranno i racconti delle guide. Poi dormiranno, pronti a guardare l’alba sorgere in Bacino San Marco dalla finestra della sala del Maggior Consiglio.
Ad aver aderito sono per lo più famiglie. Hanno colto al volo l’opportunità pensata dai Musei civici al punto che le prenotazioni sono state esaurite in pochi giorni. «Avevamo 21 posti e sono tutti pieni – spiegano dal museo al telefono – se vuole vi aggiungo in lista d’attesa. Ci sono già un’ottantina di persone».
L’insolita idea, insomma, è piaciuta moltissimo. Il progetto arriva dal Dipartimento educativo dei musei civici veneziani diretto da Monica Da Cortà Fumei. L’apertura notturna, infatti, c’era già ma durava solo fino alle 23. Ora l’esperienza si prolungherà per tutta la notte. «Ci avevano già provato al Louvre e al Metropolitan Museum of Art di New York ma in quel caso le iniziative riguardavano solo gli adulti – spiega Gabriella Belli, direttore dei Musei civici – questa è la prima volta che viene fatto in Italia. L’idea è di offrire ai più piccoli il primo passo nei musei vissuto come un’esperienza emozionale, facendo stare i bambini con le loro famiglie in un luogo pieno di storie, fiabe e racconti». Così accadrà. Cosa servirà per partecipare? «Materassino isolante (un tappetino fitness ad esempio, ndr), sacco a pelo, pigiama o tuta, torcia elettrica, spazzolino da denti» recita il vademecum. Come in una gita fuoriporta, bambini e genitori riceveranno la bevanda della buona notte e la colazione. Costerà 80 euro per nucleo familiare fino a 4 persone e durerà dalle 20.30 di sabato alle 16 di domenica. «Può essere divertente – dice Philippe Daverio ai bambini piacerà di sicuro moltissimo. E poiché sono proprio loro il vettore della comunicazione nei confronti degli adulti mi sembra un’iniziativa intelligente da parte dei musei».
«Penso che abituare i bambini al gusto del bello sia una scelta giustissima, indipendentemente dalle condizioni economiche di un paese – dice l’avvocato Alfredo Bianchini, a capo della Fondazione Vedova – l’ho visto fare a Cuba molti anni fa, le scuole de L’Avana portavano gli alunni a lezione a turno in alcuni palazzi storici che in quel momento erano in restauro. Educare alla bellezza i bambini è il primo passo per farli diventare degli adulti migliori».
«Ci sembra un’iniziativa più che condivisibile – dice anche Elena La Rocca, consigliere comunale del Movimento 5stelle che si è occupata più volte dei musei civici – è un modo originale di avvicinare i bambini ai beni architettonici e culturali che lascia il segno. Speriamo che piaccia e ci siano grandi adesioni».
Non tutti però sono d’accordo: c’è chi storce il naso. Come Cristiano Gasparetto di Italia Nostra : «Questa scelta mi pone dei dubbi seri – dice lui - non credo che il meccanismo da attuare sia questo. Non penso che la rinascita della cultura passi per il fare della cultura un evento». Eppure i dati sembrano dimostrare il contrario. Per esaurire i posti disponibili sono bastati pochi giorni. «L’adesione fortissima è stata una sorpresa – dice Gabriella Belli – stiamo valutando se riproporlo. È innegabile che nell’immaginario di un bambino questa operazione centri un obiettivo che per noi è fondamentale: fargli amare il museo».
«Bell’idea ma certamente quelle sale sono un patrimonio inestimabile – dice Toto Bergamo Rossi di Venetian Heritage – certamente ci sarà bisogno di un servizio di controllo aggiuntivo». Servizio, quest’ultimo, già predisposto dai Musei. «Tutto sarà seguito dai responsabili della sicurezza – assicura Belli – con le famiglie, ci saranno gli accompagnatori e il gruppo verrà sempre seguito. Dopodiché il palazzo è presidiato giorno e notte. Ma non dovrebbero esserci problemi, sarà una notte magica».
Offriamo ai più piccoli l’accesso ai musei vissuto come una esperienza emozionale