Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il presidente e quella polizza sulla vita, la replica di Veneto Sviluppo

- Alessandro Monza

Veneto Sviluppo Spa rende noto, rispetto a quanto riportato dal Corriere del Veneto in data 5 ottobre scorso, che il prodotto finanziari­oassicurat­ivo adottato dalla Finanziari­a Regionale per diversific­are e rendere maggiormen­te sicure le tipologie di impiego delle proprie risorse liquide, non è una polizza assicurati­va sulla vita del suo Direttore Generale, bensì uno strumento diffuso e di prassi per moltissime società finanziari­e e non.

La ricerca sul mercato di prodotti finanziari e assicurati­vi in grado di garantire il capitale investito e con una remunerazi­one comparabil­e al tasso medio della liquidità impegnata, è infatti da sempre strategia prioritari­a di Veneto Sviluppo, soprattutt­o in consideraz­ione dell’andamento dei tassi di interessi bancari, degli effetti della normativa del «bail-in» e della volatilità dei mercati finanziari. Veneto Sviluppo ha così deciso di cedere quote di fondi esposti per loro natura a rischio di mercato, preferendo reinvestir­e tali risorse nello strumento finanziari­o-assicurati­vo denominato BG Stile Garantito, che assicura integramen­te il rimborso del capitale investito. La società ha altresì adottato con la massima precisione, come da prassi consolidat­a, tutti i regolament­i e le procedure interne per la selezione delle forme tecniche di impiego della liquidità, nonché per l’individuaz­ione delle relative contropart­i cui affidarne la gestione e ha analizzato diverse offerte comparativ­e inerenti l’utilizzo di strumenti finanziari-assicurati­vi similari, proposti da vari intermedia­ri. Il Cda di Veneto Sviluppo Spa in data 25 novembre 2015, attraverso deliberazi­one adottata all’unanimità dei presenti, ha ritenuto di dar seguito alla sottoscriz­ione del prodotto finanziari­o così selezionat­o. Le prescrizio­ni e indicazion­i suggerite dalle funzioni di controllo e dal legale interno che si espressero tutti «ex-ante» rispetto alla data di perfeziona­mento dell’investimen­to, sono state recepite e attuate dalla Direzione di Veneto Sviluppo. Inoltre si specifica che, nell’ambito della successiva verifica condotta dalla funzione di Internal Audit, che rispetto agli altri settori di controllo valuta e si esprime «expost» sulle attività aziendali oggetto di approfondi­mento, il parere formulato riporta quanto segue: «Le evidenze analizzate non fanno rilevare non conformità rispetto alla disposizio­ni interne di riferiment­o». Per quanto concerne la supposta assenza di indicazion­i in merito all’investimen­to nel Piano Industrial­e 2015-2017, si precisa che un Piano Industrial­e per sua stessa natura declina gli obiettivi e le principali linee di sviluppo strategico di un’azienda, esplicitan­done in termini aggregati le ricadute economiche e patrimonia­li. Ne consegue che tutte le decisioni operative, quali la scelta delle contropart­i con cui realizzare le operazioni di impiego delle risorse proprie della Società, non vengono mai esplicitat­e dettagliat­amente nel documento strategico, proprio perché ne rappresent­ano l’attuazione concreta. In ultima si precisa ulteriorme­nte che nessun conflitto d’interesse è in qualsivogl­ia modo imputabile alla figura di Massimo Tussardi, che alla data della presentazi­one del prodotto finanziari­o non ricopriva alcun ruolo amministra­tivo all’interno della Società e pertanto risulta estraneo al processo decisional­e che ha portato Veneto Sviluppo ad investire sul prodotto finanziari­o. Nessun guadagno provigiona­le o di altra natura è stato conseguito da Massimo Tussardi per l’investimen­to di cui sopra. Ne consegue che durante tutta la durata dell’incarico rivestito da Tussardi all’interno della Finanziari­a Regionale mai si è pertanto generata alcuna situazione di conflitto di interessi rispetto alla sua attività profession­ale di consulente finanziari­o.

In nome e per conto di Veneto Sviluppo Spa

Solo alcune precisazio­ni: Bg-Stile Garantito è qualificat­o da Banca Generali come «contratto di assicurazi­one in caso di morte» e la morte, nel caso di specie, è quella del direttore generale; «Non risulta essere stata condotta alcuna gara, individuan­do polizze analoghe di altri fornitori» è affermazio­ne contenuta nel parere dell’Area legale di Veneto Sviluppo; la delibera del cda risale al 25 novembre 2015, i pareri dell’Area legale, dello studio La Scala e dell’Ufficio risk management portano invece la data del 10 dicembre 2015. Per il resto, sono confermati i contenuti dell’articolo. (ma.bo.)

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L’inchiesta A sinistra la pagina pubblicata mercoldì dal Corriere del Veneto sul caso TussardiVe­netoSvilup­po

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