Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Boraso si «offre» per il commercio Semenzato: la Lega chieda la sicurezza
Dimissioni in giunta, caos in Consiglio per le mancate spiegazioni del sindaco
«La Lega dovrebbe chiedere l’assessorato alla sicurezza a Venezia. Perché così non va, lo ha detto anche il segretario veneto della Lega Gianantonio Da Re. Sono sicuro che lui saprà gestire al meglio questa impasse».
Il consigliere regionale del Carroccio Alberto Semenzato era segretario provinciale del partito quando la Lega strinse l’accordo prima del ballottaggio con Brugnaro e oggi indica una strada possibile per risolvere il problema politico-personale aperto dalle dimissioni dell’assessora al Commercio Francesca Guzzon. Le sue deleghe sono state assunte dal sindaco. L’assessore alla mobilità Renato Boraso si è formalmente offerto: «Ho comunicato al sindaco la mia disponibilità temporanea ad assumere l’incarico - spiega – Per spirito di servizio: stanno per essere discussi quattro “pianini” fondamentali e non c’è più un assessore a rappresentare il punto di vista politico in commissione. Se serve, sono qua per il tempo necessario: non sono spaventato dallo stress». Più che il commercio, per la Lega il tema è quello della sicurezza, legato a doppio nodo al decoro. Da Re ha riassunto le insoddisfazioni del Carroccio: «Il dialogo con Brugnaro non è pregiudicato e attendo da lui un incontro. La sicurezza dovrebbe essere un tema caratterizzante della presenza della Lega nella sua giunta e invece ogni volta che vado a Venezia vedo un rom ai piedi un ponte e un nero dall’altra che chiedono soldi. Le cose non sono cambiate la quando la città aveva sindaci di sinistra». Le prove tecniche di rimpasto dovranno attendere una decina di giorni, il tempo che il sindaco torni dalle celebrazioni del Columbus Day a New York. Ieri il tema era caldo ma in consiglio comunale il sindaco non c’era e nemmeno era atteso dalla maggioranza. Però l’opposizione ha deciso di non soprassedere. Prima di iniziare i lavori Nicola Pellicani (Pd) ha chiesto la parola: «L’assessore al Commercio si è dimesso: è doveroso che il sindaco e la giunta riferiscano», ha detto. Gli ha risposto la presidente fucsia Ermelinda Damiano: «Il sindaco non c’è, non posso dare risposte». A quel punto tutti i consiglieri di opposizione hanno deciso di intervenire per chiedere conto delle dimissioni delle leghista Guzzon e della tenuta della maggioranza. «Questa risposta è inaccettabile», ha sbottato Elena La Rocca (M5S). «Non compete a me riferire», ha ribattuto Damiano. «Le spiegazioni sono doverose», ha fatto eco Monica Sambo (Pd). Il capogruppo fucsia Maurizio Crovato a microfono spento si è lasciato andare a un «dobbiamo lavorare». «Se non c’è il sindaco, parlerà il vicesindaco», ha tuonato il vicepresidente Giovanni Pelizzato (Lista Casson). Luciana Colle ha ribattuto: «Il sindaco darà comunicazione, nel frattempo ha assunto ad interim il Commercio». Pellicani non si è accontentato: «È doveroso approfondire la questione – ha scandito - In consiglio c’è il partito dell’assessore dimissionario: si diano spiegazioni». Chiusura della vicesindaco: «La compattezza della maggioranza la vedrete al voto». «Dall’inizio avevo detto che Brugnaro decide e comanda lui – chiude Semenzato – È quanto sta accadendo. Passare all’opposizione non sarebbe un bene. Guzzon ha pagato lo scotto dell’inesperienza: non si vota contro un sindaco che ti dà la fiducia: in caso di disaccordo, si esce dall’aula».