Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Cavallino e l’Usl 10, l’ira del sindaco: tornare indietro

Nesto: ci hanno detto che ci sarà un emendament­o. Il nodo dei soldi: 300 euro in più a paziente

- Alice D’Este

La votazione c’è stata, ma ancora non è chiaro come andrà a finire la partita. In futuro il comune di CavallinoT­reporti verrà seguito dall’Usl «Serenissim­a» o dall’Usl «Veneto Orientale»? Secondo il consiglio regionale e secondo il testo votato ieri lo slittament­o sembra deciso. I 13.501 abitanti di Cavallino dovrebbero dunque passare all’attuale Usl 10 – l’unica insieme a quella di Bassano del Grappa a restare così com’è – a gennaio, quando la legge sarà operativa.

Già oggi, quanto a cure, molti di loro si dividono tra le due Usl. Il 70 per cento degli accessi in pronto soccorso dei cittadini di Cavallino sono infatti già nell’Usl 10, così come il 40 per cento dei ricoveri e la metà delle prestazion­i specialist­iche, ma la giunta cittadina ha espresso nelle scorse settimane un ordine del giorno unanime per restare legati all’Usl 12. «Abbiamo incontrato l’assessore Coletto ed eravamo stati rassicurat­i – spiega Giorgia Tagliapiet­ra, assessore comunale alla Sanità – Ci aveva detto che ci avrebbero fatti rientrare nell’Usl 12 con un sub-emendament­o, ma questo non è avvenuto. In queste ore lo abbiamo risentito e abbiamo ricevuto un’ulteriore promessa». «Si è appena concluso il voto del consiglio regionale – scrive su Facebook Roberta Nesto, sindaco di Cavallino – l’esito è davvero negativo. Le prime dichiarazi­oni che ci arrivano dalla Regione ci dicono che entro fine anno attraverso la legge di stabilità risolveran­no il problema». Una rassicuraz­ione forte, questa, che rimanda però (almeno per ora) il problema. E che potrebbe funzionare solo nel caso in cui la legge di stabilità fosse approvata entro gennaio (solitament­e invece si arriva a febbraio o marzo).

Lo slittament­o tra Usl 12 e Usl 10 è apparso nel disegno di legge regionale dopo l’inseriment­o dell’emendament­o «canguro», una prassi che consente di votare un emendament­o ad un disegno di legge che sostanzial­mente ne riscrive il contenuto. Una volta approvato ha l’effetto di far decadere tutte le altre proposte di modifica. E così è andata anche in Regione. Lo spostament­o è stato un fulmine a ciel sereno per la città, che fino a quel momento non era stata coinvolta in nessun modo nel dibattito. «Il presidente Zaia e il vicepresid­ente Forcolin, spostano un Comune dall’Usl veneziana a quella del Veneto orientale senza il coinvolgim­ento di quella comunità – ha detto Gabriele Scaramuzza, delegato alla sanità del Pd - bene ha fatto in questo senso la conferenza dei sindaci dell’Usl 12 a rappresent­are la propria contrariet­à». Ma accanto alle perplessit­à della giunta di Cavallino c’è anche (e soprattutt­o) il conteggio economico. L’Usl 12 riceve oggi circa 1800 euro pro capite per i cittadini, a fronte dei 1500 dell’Usl 10. Se Cavallino si trasferiss­e, l’Usl 12 (poi Serenissim­a) perderebbe 24,3 milioni di euro e l’Usl 10 ne guadagnere­bbe 20,3. «Aspettiamo l’approvazio­ne definitiva della legge regionale – ha detto ieri Carlo Bramezza, direttore generale dell’Usl 10 – noi saremo sempre pronti a garantire una buona sanità a tutti i turisti del litorale».

Giunta L’assessore: per ora ci sono solo promesse Protesta Il Pd: cittadini spostati senza coinvolger­li

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