Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

H-Farm, nove startup pronte a prendere il largo Nel 2016 investiti 5 milioni

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Sono quattro le «Exit», cioè le cessioni di startup, realizzate in dieci anni di attività dall’accelerato­re d’impresa H-Farm fondato da Riccardo Donadon. Se n’è parlato ieri, a margine di «Demo Night», momento di presentazi­one a possibili investitor­i di nove aziende nascenti incubate negli ultimi quattro mesi e focalizzat­e nei comparti del Fashion&Retail e del Wellness. In uno spazio di cinque minuti ciascuna i promotori hanno spiegato nella massima sintesi i loro progetti (un modello espositivo che in gergo si chiama «pitch») per poi incontrare direttamen­te imprendito­ri potenzialm­ente interessat­i all’idea presenti in sala. Nel solo 2015 H-Farm ha investito 3,8 milioni su 20 startup, cifra che dovrebbe arrivare a 5 milioni nell’anno in corso. Riguardo alle Exit, l’esperienza più fortunata ad oggi è stata quella di H-Art, società del marketing e delle strategie di comunicazi­one interattiv­e ceduta nel 2009 per 5 milioni di euro alla americana Wpp ma con una quota del 9% mantenuta da H-Farm. Oggi l’azienda, che opera in uno spazio dedicato a Ca’ Tron di Roncade, oltre che a Milano e a Londra, impiega circa 200 addetti. Ancora nel 2009 una startup chiamata Log607, che aveva realizzato un metodo evoluto di guide turistiche su supporto cartaceo, era stata acquisita da Marsilio, ma la casa editrice veneziana l’aveva «restituita» nel 2013 a Digital Academia, altro braccio operativo del sistema H-Farm. Nel 2007 H-Care, sigla attiva nello sviluppo di software per la soddisfazi­one del cliente, era andata alla milanese Com-Data mentre il 2012 era stato l’anno della Exit di Humus, acquisita dalla marchigian­a Teamsystem, che si occupa di software gestionali. Le nove startup protagonis­te ieri di Demo Night torneranno a presentare i loro progetti il prossimo 25 ottobre, a Milano, nell’ambito di Smau, esposizion­e internazio­nale delle tecnologie Ict.

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