Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Scontro tra tir, un morto e due feriti in A4
Ricoverato un dodicenne. Autostrada chiusa cinque ore, traffico paralizzato
VENEZIA Un tragico scontro tra tre camion in A4 ieri pomeriggio ha paralizzato il traffico tra Cessalto e San Stino. Nel maxitamponamento ha perso la vita Silvio Peresan, autotrasportatore di 61 anni di Udine e i vigili del fuoco hanno salvato dalla trappola delle lamiere padre e figlio di 44 e 12 anni, entrambi croati, rimasti feriti. L'autostrada è rimasta chiusa per cinque ore e code di decine di chilometri si sono formate sulle arterie urbane collegate e sul Passante.
VENEZIA Un morto, due feriti tra cui un ragazzo di 12 anni, l’autostrada chiusa per cinque ore e una coda di auto lunga decine di chilometri. È il bilancio di un maxi tamponamento tra camion avvenuto ieri pomeriggio lungo l’A4, tra Cessalto e San Stino di Livenza. Un incidente che ha rallentato il traffico lungo tutte le arterie collegate, sia urbane che autostradali come il Passante. Tre i mezzi pesanti coinvolti, tra cui una cisterna che trasportava gasolio. L’incubo, per chi si è ritrovato imbottigliato nel traffico, è cominciato poco prima delle 14.30. All’altezza di Motta di Livenza, in direzione Trieste, tre camion si sono scontrati occupando entrambe le corsie e impedendo, di fatto, qualsiasi passaggio. L’autista dell’ultimo mezzo,Silvio Peresan, autotrasportatore di 61 anni di Udine, dipendente della ditta «Chiurlo», ha perso la vita mentre altri due feriti, padre e figlio di 44 e 12 anni, entrambi croati, sono stati estratti poco più tardi dai vigili del fuoco perché rimasti intrappolati tra le lamiere nella cabina. Tutti e due sono stati accompagnati al pronto soccorso ma non sono gravi. Il padre ha riportato solo ferite lievi mentre il 12enne una frattura a una gamba. Uno dei tre mezzi rovesciandosi, ha perso una parte di gasolio che stava trasportando. Per questo è stato subito chiesto l’intervento dei vigili del fuoco del nucleo Nbcr (Nucleare Biologico Chimico Radiologico). La fuoriuscita è stata contenuta subito ma ci sono volute ore prima che la situazione tornasse alla normalità, visto che i tre mezzi, andati in gran parte distrutti, occupavano tutta la carreggiata. Fin dai primi minuti dopo lo schianto hanno cominciato a formarsi i primi rallentamenti e Autovie Venete è stata costretta a chiudere il tratto tra Cessalto e San Stino. A metà pomeriggio tra Cessalto e San Donà c’erano otto chilometri di coda in direzione Trieste e dodici verso Venezia, a causa dei curiosi che hanno rallentato per assistere alle operazioni di soccorso. La società autostradale ha chiuso entrambi i caselli in entrata e l’interconnessione tra A57 e A4 verso il capoluogo friulano, attivando il bypass sulla A27 e A28. Questo ha inevitabilmente congestionato il traffico anche lungo le altre arterie principali. Alle 18 i chilometri di coda verso Trieste sono saliti a undici a causa della deviazione in A27 e A28 e il serpentone sul Passante partiva da Martellago. Un incolonnamento che ha provocato altri piccoli tamponamenti. E a complicare ulteriormente la situazione è stato il temporale e la grandine che hanno rallentato ancor di più la circolazione tra Martellago e Preganziol, lungo il Passante, anche verso Milano. L’autostrada è stata riaperta alle 19.30, dopo che i vigili del fuoco, intervenuti con cinque automezzi e 15 operatori da Mestre, Treviso e Motta di Livenza e l’elicottero Drago 81, avevano messo in sicurezza la carreggiata. In serata ci si è messo il maltempo a provocare rallentamenti in tutti la provincia per la caduta di alberi sulle strade. Al Lido è stata rovinata la passerella della Mostra del cinema e anche nell’area della cittadella ci sono stati allagamenti sulle strade, a Noale è stato sospeso il Goodby Summer Fest di Moniego per i danni alle strutture. Alcuni alberi si sono abbattuti sui cavi della linea elettrica provocando black out nel centro storico di Noale, anche su semafori e torri.
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