Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sette anni di tassa-rifiuti mai pagata Forte Marghera: conto di 270 mila euro
Locali e gestione nel mirino. Zuin: Marco Polo corresponsabile. Notifiche già inviate
MESTRE Euro più, euro meno sono 270 mila quelli che non sono stati pagati per lo smaltimento delle spazzature. Eppure a Forte Marghera, birre, vino, pizze e pastasciutte sono continuate ad essere servite, i clienti hanno continuato ad aumentare diventando migliaia negli ultimi anni. Bene per la cooperativa Controvento che gestisce il Gatto Rosso, la Dispensa, il Bagolaro e alcuni chioschi in darsena, ma che non paga la tassa dei rifiuti. Non lo fa da sette anni, tanto che ieri mattina l’assessore alle Società Michele Zuin si è incontrato con Veritas per capire cosa sia successo per arrivare al 2017 senza incassare nemmeno un euro. Lo hanno chiesto anche i consiglieri del Gruppo Misto Renzo Scarpa e Ottavio Serena che nei giorni scorsi hanno presentato una interpellanza chiedendo spiegazioni sulla vicenda («Una parte dell’aumento ai cittadini nel 2017 del costo della gestione rifiuti era giustificato proprio dal mancato incasso di servizi prestati», dicono).
In realtà per i primi tre anni (2010, 2011, 2012) sono già stati notificati gli avvisi alla cooperativa per una cifra complessiva di 96 mila a cui dovrà essere sommata la sanzione, che per omessa dichiarazione può arrivare anche al 100 per cento, ma che con ogni probabilità si fermerà a un terzo. La notifica del 2013 è in corso di spedizione ( circa 40 mila euro), e presto partiranno anche quelle degli anni successivi che vanno dal 2014 al 2016 (altri 130 mila). Importi che rischiano di mettere in ginocchio Controvento che però cerca di scaricare le responsabilità, almeno quelle dei primi anni sulla Marco Polo System, la società guidata dall’ex consigliere regionale di Rifondazione Comunista Pierangelo Pettenò, che ha avuto in gestione Forte Marghera. Non a caso la cooperativa ha già risposto alla multiservizi rifiutandosi di pagare perché il conto deve saldarlo la Marco Polo. E’ la posizione di Ca’ Farsetti, dopo essersi confrontata ieri con l’azienda. Fino al 2014 infatti Controvento non aveva nessun contratto di utilizzo degli spazi, tanto meno concessioni, ma un semplice contratto di gestione della ristorazione a mille euro al mese compresi oneri e imposte, escludendo specificatamente acqua e luce. «La situazione mi pare chiara — dice l’assessore alle Società — Fino alla regolarizzazione del commissario, delle bollette deve farsi carico la Marco Polo System che gestiva il forte». Non a caso le notifiche del 2013 saranno presto inviate alla società di Pettenò, così come era stato fatto anche con le precedenti senza però avere risposta, mentre degli ultimi tre anni (130 mila) se ne dovrà far carico la cooperativa. «I consiglieri stiano tranquilli — aggiunge Zuin — recupereremo fino all’ultimo euro. Purtroppo la situazione era ingarbugliata a causa delle giunta precedente e della Marco Polo che non ha adeguatamente vigilato. Stiamo facendo ordine».
Prova ne sono anche i bandi di assegnazione degli spazi della struttura («Non ho traccia di un’operazione simile in passato»): proprio in questi giorni sono state aperte le buste. Nove le proposte arrivate per sette spazi che saranno dati in gestione (tranne naturalmente quelli di Controvento che ha un contratto già in essere): in gara Assonautica, la birreria Marciano, un’agenzia di eventi (The Secret Gate), artisti e artigiani.