Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Hui He, il soprano sulla via della seta Film sulla sua storia
«Quando l’ho sentita per la prima volta mi è venuta la pelle d’oca». Era il dicembre del 2000 e il maestro Giorgio Benati, ricorda così l’impatto con la soprano cinese Hui He, oggi riconosciuta come la più grande interprete lirica orientale. Alla Mostra del Cinema era in programma ieri il film sulla sua storia, Hui He un soprano dalla Via della
Seta di Andrea Prandstraller e Niccolò Bruna, che ripercorre la carriera dell’artista originaria di Xi’ An – città dell’esercito di terracotta – ma di casa a Verona. La proiezione però è saltata e sarà recuperata nei prossimi giorni. Nessun intrigo internazionale, solo un disguido burocratico: mancava una documento del governo cinese.
Benati ha scoperto Hui He per caso: «Un giorno un giurato del festival “Operalia” di Los Angeles per giovani talenti, mi dice: “C’era una cinese di 28 anni con una grande voce verdiana” – racconta Benati –. Colpito, nel 2001 le ho organizzato delle audizioni in Italia». Nel 2002 il debutto nel Belpaese, nel ruolo pucciniano di
Tosca al Regio di Parma, dove fu notata da vari direttori artistici. Poi la consacrazione nei panni di Cio-Cio-San in Madama Butterfly di Puccini a Bordeaux.
Il percorso della soprano non è comune: «Oggi ci sono cantanti coreani e giapponesi di un buon livello, ma nessuno come Hui He. Sicuramente è la più grande interprete dell’Estremo Oriente», conclude Benati.