Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
L’assessore: «Nidi, sui vigili Fedeli sbaglia»
«Il ministro è stato informato male: oggi l’ho cercata tutto il giorno per dirglielo e ritenterò anche nei prossimi giorni». L’assessore ai Servizi sociali di Verona, Stefano Bertacco, rispedisce al mittente le accuse dello stesso ministro all’Istruzione Valeria Fedeli che, due giorni fa, esprimendosi sul «caso Verona» era stata perentoria: «Mandare i vigili all’asilo per impedire l’ingresso ai bimbi non vaccinati è stato improprio».
«Come ho già avuto modo di spiegare, la crudeltà non fa parte dei principi educativi delle nostre educatrici nè del Comune - spiega Bertacco -. Ciò che facciamo è solo il rispetto e l’applicazione della legge. Il caso Verona non è mai esistito, i vigili erano lì per il motivo contrario: proteggere i bimbi, la scuola e il suo normale funzionamento. Tutte cose di cui il ministro dovrebbe essere contenta, invece che criticare».
Precisazioni anche dal comandante della Polizia locale, Luigi Altamura: «Nessun vigile ha mai avuto il compito di verificare la documenta-zione dei bambini per l’applicazione della legge sui vaccini; nessun vigile, davanti all’unica scuola cittadina in cui siamo stati chiamati, ha avuto rapporti con i genitori e nessun vigile ha svolto funzioni diverse da quelle previste dalla legge quadro sulla polizia municipale». Non solo: «La richiesta di presenza davanti all’asilo era pervenuta dalla coordinatrice per la presenza di una troupe tv e dal fatto che qualche genitore potesse creare un problema di turbativa all’ingresso di altri genitori e bambini, per protestare contro una legge dello Stato. La pattuglia ha tutelato i minori ricordando ai presenti l’esistenza della Carta di Treviso. Nessun impiego anomalo dei vigili, che ogni mattina davanti a tante scuole garantiscono il regolare inizio delle lezioni».