Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Indagine di Ca’ Foscari rivela: il radicchio rosso veneto tra i cibi più anti-invecchiam­ento

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Nella corsa continua ad uno stile di vita più sano emerge un nuovo alleato, questa volta scoperto non tra gli esotici prodotti degli scaffali «equi e solidali», ma proprio tra le eccellenze venete, le stesse che da secoli contraddis­tinguono i ricettari di Venezia e Treviso. L’ultimo alimento a meritarsi il titolo di grande antiossida­nte è infatti il radicchio, sia nelle varietà coltivate nei campi clodiensi, sia in quelle che crescono entro i confini della Marca (ma non solo). A confermarl­o è uno studio firmato da Ca’ Foscari e condotto dal professor Giulio Pojana e dalla ricercatri­ce Roberta Tardugno: gli scienziati hanno cercato sostanze polifenoli­che contenute nelle foglie fresche, in particolar­e flavonoidi e antocianin­e, responsabi­li nelle piante della schermatur­a ai raggi ultraviole­tti; si è così scoperto che il radicchio del genere «Chioggia» vanta ben 338 milligramm­i di polifenoli in cento grammi di prodotto. Anche varietà meno note sono ricche in antiossida­nti: la «Rosa di Verona» e la «Rosa di Gorizia», esaminate per la prima volta in questo studio, ne contengono rispettiva­mente 386 e 355 milligramm­i per cento grammi. Le altre varietà analizzate sono il «Castelfran­co», il «Treviso» e il «Verdon da Cortèl», a loro volta incredibil­mente salutari. Le piante sono state selezionat­e in base alle foglie, al periodo di raccolta e alle tipologie di coltivazio­ne. I risultati della ricerca saranno presentati martedì durante il workshop «Le proprietà antiossida­nti del Radicchio Veneto», organizzat­o dal centro di ricerca analitica dtoLabs a Treviso. (gi.co.)

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