Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Mestre, dopo tre variazioni d’orario con il Gubbio si gioca alle 14.30

- D.C.

Tre variazioni di orario in pochi giorni. Roba da mal di testa, per i poveri tifosi del Mestre, già costretti all’esilio forzato a Portogruar­o e adesso alle prese con le bizze di un impianto (il Mecchia) che non fornisce garanzie granitiche sotto il profilo dell’impianto di illuminazi­one. Oggi con il Gubbio si gioca alle 14.30, dopo l’iniziale orario delle 18.30, poi corretto alle 16.30 e infine anticipato di altre due ore: «Abbiamo visto tutti quello che è successo in Fermana – Sambenedet­tese spiega Mauro Zironelli – per questo motivo non abbiamo voluto rischiare nulla per quanto riguarda l’impianto di illuminazi­one. Anche a Trieste hanno anticipato l’orario della partita contro la Reggiana, per quanto ci riguarda ci dispiace per i tifosi ma non vogliamo crearci ulteriori problemi rispetto a quanti già non ce ne siano». Oltre ai rischi dell’impianto d’illuminazi­one oggi pure Giove Pluvio potrebbe creare qualche ulteriore insidia e anche le scelte di formazione potrebbero subire adeguate correzioni: «Ma io guardo a quello che mi ha detto il gruppo in settimana – osserva Zironelli – guardo agli allenament­i e scelgo in base a come stanno i giocatori. Neto Pereira e Zecchin hanno qualche acciacco, ma dovrebbero farcela. E, per quanto riguarda Sodinha, credo che sia quasi pronto. Non è un giocatore da mettere in campo dieci minuti. Una volta recuperato, voglio lanciarlo e tenerlo».

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