Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Dai party «locali» ai social Cinque cartoline dal Lido
Non solo Clooney: ricorderemo la sezione VR e gli amori senili
George Clooney che torna da neopapà e fa contente mamme e figlie, Jennifer Lawrence assediata dai fan che arriva al Lido nove anni dopo il suo debutto proprio qui, Jim Carrey che impone il silenzio ai fotografi nel photocall e irrompe agli incontri riservati con la stampa brandendo una forma di formaggio. Ma anche la magia della Virtual reality e del Lazzaretto vecchio, l’isola in cui per sei giorni si sono materializzate angosce e paure del cinema che verrà. Cosa resta di questo Venezia74? Cinque cartoline per ricordare un’edizione fortunata, nata con la paura del terrorismo e finita con un sospiro di sollievo.
Virtual Reality Oltre 3mila ingressi, un concorso con 23 titoli e un’isola piena di fascino che sembra fin da subito una succursale dell’Arsenale. La scommessa vinta di Venezia 74 si chiama Virtual Reality e intercetta una tendenza, quella ad andare sempre di più verso l’immaginario lasciando a casa il reale. Il risultato è un’esperienza, più che un’opera d’arte, un gioco più che un film. Ma vale la pena viverlo.
Divi Tramontata l’ipocrisia di dire che se ne può fare a meno e che i festival vivono di film, Venezia 74 ha fatto la parte del leone nella quota divi che toccano a ogni competizione. Da Clooney alla Lawrence, dall’istrionico Jim Carrey alla coppia d’oro del cinema spagnolo, Penélope Cruz e Javier Bardem, da Kirsten Dunst a Mathias Schoeanhaerts, da Matt Damon a Ethan Hawke ad Amanda Seyfried, un’edizione particolarmente ricca di celebrità e di tappeti rossi. Con relativi film , ça va sans dire.
Finché si è anziani c’è speranza Mai come in questa Mostra si sono viste storie di anziani, anche celebri. Charlotte Rampling (coppa Volpi), protagonista di Hannah ha detto che il cinema ha bisogno anche di queste storie e che se è vero che è meglio un corpo giovane, la diva inglese ha sostenuto con eleganza che le settantenni di oggi sono ben conservate. Vedere la scena di sesso tra Donald Sutherland ed Helen Mirren o quella tra Jane Fonda e Robert Redford per credere. Leitmotiv: «Ti ricordi come si fa?»
Feste a km 0 In un diluvio di party, feste, cocktail e cene eleganti nei palazzi veneziani o all’Arsenale, gli happening più riusciti sono quelli di due film italiani: Ammore e malavita e Brutti e cattivi, entrambi al Pachuka, al Lido. Il segreto? Far ballare e far cantare. In una parola: divertirsi.
Instaboom Come nel resto del mondo ma anche di più, la versione social della Mostra del Cinema passa sempre più da Instagram, il social network di condivisione delle foto. In cinque anni i post dalla Mostra sono passati dai quasi 5mila di Venezia 70 ai quasi 20mila di questa edizione. Il giornalista pigro, volendo, potrebbe raccontare solo il mondo attraverso quel buco della serratura. In questi giorni ci è passato di tutto. I più attivi? Il padrino Alessandro Borghi e la fidanzata Roberta Pitrone, reginetti delle instagramstories.