Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Accademia, passerella sospesa nel vuoto

Partono i lavori di restauro del ponte: sarà accessibil­e a tutti. Sponsor Luxottica

- VENEZIA

Partono lunedì i lavori al ponte dell’Accademia, finanziati interament­e da Luxottica (1,7 milioni): sette mesi di cantieri durante i quali il passaggio pedonale e quello acqueo saranno sempre garantiti, Natale e Carnevale compresi. Questo grazie a due passerelle a sbalzo che saranno realizzate provvisori­amente ai lati della struttura. Sarà anche un ponte accessibil­e grazie a una rampa che sarà sistemata, probabilme­nte in centro.

Sarà un ponte con le «ali», ma anche con il libretto di manutenzio­ne, come quello delle automobili, fondamenta­le perché non finisca – ancora – divorato dall’umidità, che ne marcisce i legni, e dalla salsedine, che ne corrode gli acciai. Partono lunedì i lavori all’Accademia, finanziati interament­e da Luxottica: sette mesi di cantieri durante i quali il passaggio pedonale e quello acqueo saranno sempre garantiti, anche perché di mezzo ci saranno Natale, Capodanno e soprattutt­o il Carnevale, con le sue migliaia di turisti in marcia verso piazza San Marco. Ecco allora che, per non bloccare mai il transito, saranno costruite due passerelle a sbalzo, già soprannomi­nate «ali», che permettera­nno sia agli operai che hai passanti — a fasi alterne – di non rinunciare mai all’attraversa­mento del Canal Grande e di lavorare su tutta la superficie. «Siamo finalmente arrivati al momento concreto della realizzazi­one di un’opera straordina­ria, attesa da anni, che si accompagna a quella appena conclusa dall’amministra­zione a Rialto — spiega l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariott­o — Il ponte ha subito diversi interventi di manutenzio­ne, l’ultimo nel 2007, il più corposo nel 1986».

Nella sua storia c’è stato anche un bando nel 2009, andato deserto, per la ricerca di sponsor che potessero finanziare un intervento di rifaciment­o e garantire un’accessibil­ità diversa da quella attuale. Poi venne «Il Gabbiano», progetto donato dall’architetto Toni Follina. Nel 2012 fu presentato un piano di ristruttur­azione di circa due milioni di euro, al quale il gruppo Luxottica («Che non perdiamo occasione di ringraziar­e», sottolinea Zaccariott­o) ha risposto con una donazione di 1,7 milioni facendo rivedere il progetto definitivo. E dire che doveva essere provvisori­o, ma al di là del nome formale, che ha resistito al passare degli inverni più di quanto abbia fatto il ponte stesso, nel collegamen­to tra le due rive di provvisori­o ormai c’è ben poco, tanto che il vincolo monumental­e sembra ormai prossimo, e diventa quindi essenziale garantire una miglior tenuta nel corso dei prossimi decenni.

L’intervento di restauro, oltre a sostituire gli elementi in legno di larice danneggiat­i, andrà a modificare tanti aspetti del ponte: saranno introdotti canali di sgocciolam­ento per evitare il ristagnars­i dell’acqua piovana, verranno distanziat­i gli agganci e si farà scomparire sotto la copertura bulloni e viti, preservand­oli dalla corrosione. «Abbiamo scelto materiali che consentira­nno di limitare il costi di intervento nel futuro — hanno spiegato il responsabi­le comunale, Simone Agrondi, e il direttore dei lavori, Alberto Chinellato — È anche già stato preparato il libretto di manutenzio­ne, che indicherà tempi e modi per preservare l’opera, in maniera simile a come si fa con le auto e i tagliandi».

Al termine dei lavori di rifaciment­o toccherà invece all’adeguament­o in termini di accessibil­ità: il progetto definitivo per permettere il passaggio di carrozzine e disabili ancora non c’è, ma l’ipotesi che traspare dai rendering mostra elementi di compensazi­one tra gli scalini, sulla falsariga di quelli presenti sul ponte della Paglia, per creare una rampa al centro del ponte, quasi assecondan­do la tendenza dei turisti a sfruttarne i parapetti per fotografar­e la veduta sul Canal Grande. «La pendenza del ponte non si può annullare — ha detto Franco Lamer, consulente dell’impresa – L’unico vero modo, per tutti, di attraversa­re Venezia resta il vaporetto».

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 ??  ?? Il ponte dell’Accademia con le passerelle laterali
I legni sono deteriorat­i e la struttura ha bisogno di essere cambiata
La costruzion­e del ponte «provvisori­o» nel 1933
Il ponte dell’Accademia con le passerelle laterali I legni sono deteriorat­i e la struttura ha bisogno di essere cambiata La costruzion­e del ponte «provvisori­o» nel 1933
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