Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il patto Veneto-Friuli: vacanze green in bici
Dal brand «Alto Adriatico» alla pista Lignano-Caorle: caccia ai mercati lontani
Un unico brand, «Alto Adriatico», da Grado a Rosolina. E un progetto di cicloturismo che l’anno prossimo unirà Lignano, Bibione e Caorle. Dopo le dichiarazioni d’intenti ora Veneto e Friuli-Venezia Giulia fanno sul serio sul turismo, con tanto di rivoluzione filosofica: ad essere promossa non saranno più la vendita delle destinazioni balneari ma quella del prodotto turistico. Tradotto: in un prossimo futuro non si sceglierà più Bibione o Jesolo ma la località del cicloturismo o quella dei grandi eventi.
«Il marchio Alto Adriatico servirà ad aggredire i mercati più lontani rispetto alle tradizionali Germania e Austria che già conoscono le nostre spiaggespiega l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner – Abbiamo bisogno di innovazione, di pacchetti, di proposte, di fare sistema». Ieri a Bibione, alla presentazione del progetto, c’era anche il vicepresidente del Friuli Sergio Bolzonello: «Stiamo facendo un autentico salto di qualità – annuisce – La ciclabilità rappresenta un approccio generale di sviluppo del territorio». Ma chi ha spinto di più su questo progetto è il vicegovernatore veneto Gianluca Forcolin: «Ho voluto la conferenza dei sindaci del litorale per creare una squadra unita, un contenitore – spiega Forcolin - Ora servono i progetti, che non mancano, come il turismo green, il cicloturismo e altri».
Davanti a una platea di referenti delle località balneari di Veneto e Friuli, il Ciset di Ca’ Foscari ha spiegato che solo in Italia i turisti a due ruote sono aumentati da 4 a 5,2 milioni, espressione di un nuovo trend di flussi basati sulla conoscenza e su nuove abitudini salutistiche. Manna dal cielo per Bibione, che del benessere ha fatto un cavallo di battaglia: dalla spiaggia senza fumo ai 9 chilometri di lungomare ciclabile tra dune artificiali e pineta. «Il nostro prodotto turistico sarà caratterizzato dal turismo in bicicletta e in barca – annuncia il sindaco Pasqualino Codognotto, padrone di casa - venderemo la suggestione di viaggiare sul litorale di due regioni, ammirando l’ambiente, il mare, le spiagge».
L’1 maggio 2018 l’unione turistica di Veneto e Friuli sarà suggellata dal primo progetto articolato sulle due regioni: un percorso ciclabile tra Lignano, Bibione e la Brussa, attraverso il Tagliamento e la laguna di Caorle con imbarcazioni per il trasporto di turisti e biciclette. A primavera 2018 Bibione ospiterà il «G20 delle spiagge italiane» anche per coordinarsi su problemi comuni, dall’erosione ai canoni demaniali.