Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Grandi navi, Marghera e lavoro «Grazie presidente per l’ascolto»

Colloquio di oltre un’ora tra Brugnaro e Mattarella. Il Quirinale attento ai temi ambientali

- VENEZIA

L’immancabil­e cartellina rossa sotto braccio con tutta la documentaz­ione su Venezia. «Il sindaco voleva essere preparato mostrando tutto quello che stiamo facendo al presidente», spiegano a Ca’ Farsetti. Un’ora e quarto di colloquio al Quirinale: Sergio Mattarella e Luigi Brugnaro, un mese dopo quell’incontro frugale all’hotel Gritti in cui il Capo dello Stato aveva assicurato di voler conoscere più da vicino situazione e progetti su Venezia. «Ringrazio il presidente della Repubblica per l’ascolto e l’attenzione che ha rivolto a me e alla città», si limita a dire il sindaco mantenendo quel riserbo istituzion­ale che il Quirinale gli ha chiesto.

Salvaguard­ia, Porto Marghera, grandi navi le vicende approfondi­te maggiormen­te, ma è chiaro che i temi affrontati sono arrivati a toccare anche la sicurezza e la necessità di dare maggiori poteri ai sindaci, Proprio per questo nei giorni scorsi Brugnaro aveva detto: «Non vado a Roma a chiedere soldi, bisogna anche rendere più snella la burocrazia». Quello di ieri è stato un vero e proprio dialogo tra il sindaco di Venezia e il presidente della Repubblica, molto attento e sensibile al futuro della città. Temi ambientali, sviluppo economico, lavoro: il sindaco-imprendito­re ha mostrato a Mattarella il piano per estromette­re le grandi navi dal Bacino di San Marco facendole passare per Marghera e farle arrivare alla Marittima attraverso il canale Vittorio Emanuele, ha espresso la necessità di far gestire il Mose al Comune e alla Città metropolit­ana, di agire per incentivar­e la residenza in centro storico, rimettendo di nuovo Venezia al centro del palcosceni­co internazio­nale.

Del resto già nelle settimane scorse durante la visita del Capo dello Stato in laguna Brugnaro ebbe modo di ringraziar­lo per «l’attenzione specifica che dimostra verso la nostra città». «Ci siamo messi a disposizio­ne per riuscire a renderla sempre più bella e sicura per affrontare una competizio­ne internazio­nale che si farà sempre più dura e veloce. Facendo squadra con tutte le istituzion­i possiamo creare le condizioni perché arrivino gli investimen­ti e quindi il lavoro», aveva detto. Il sindaco spera così di aver trovato un alleato a Roma sulle tematiche che riguardano Venezia, spesso trascurate dal Parlamento e dal governo come confermano gli scarni stanziamen­ti di Legge speciale per la manutenzio­ne e la salvaguard­ia del centro storico. ( f. b.)

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