Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, a Terni ci vuole un blitz

La squadra cerca il riscatto dopo il ko col Parma. Inzaghi potrebbe provare il 4-4-2

- VENEZIA Dimitri Canello

La vera domanda della vigilia di Ternana-Venezia: Pippo Inzaghi oserà di più stavolta, o proseguirà con il 5-3-2 spesso visto in queste prime giornate e che gli è valso le critiche di Joe Tacopina?

A giudicare dall’avversario e dalla necessità di vincere per scacciare critiche, malumori e fastidiosi ronzii, i rumors che arrivano dallo spogliatoi­o arancioner­overde ipotizzano un ritorno alla difesa a quattro e, forse, un 4-4-2 come quello già visto a partita in corso in più di un’occasione. Ci sarebbe una chance per Marsura e dietro a rischiare la panchina sarebbe uno fra Andelkovic e Modolo. Rumors, appunto, tutti da verificare alla lettura delle formazioni, perché Inzaghi ha dimostrato di saper, spesso e volentieri, sparigliar­e le carte sul tavolo. Come quando annunciò turnover e quattro o cinque cambi prima di Avellino e poi sostituì il solo Bentivogli­o con Stulac. Le certezze sono le assenze di Fabris e, soprattutt­o, di Geijo, mentre Bruscagin e Garofalo sono stati convocati ma andranno in panchina.

«Garofalo è pronto — sottolinea Inzaghi — si tratta solo di trovare la condizione migliore. Penso che non potrà giocare dall’inizio però, in questo momento può avere mezz’ora nelle gambe, quindi potrebbe essere un cambio importante. Avere Del Grosso e Garofalo in quel ruolo penso sia molto, molto importante. Per quanto riguarda Geijo, fortunatam­ente gli ulteriori esami hanno escluso qualsiasi lesione; per una settimana lo abbiamo messo a lavorare al mattino e al pomeriggio per ritrovare la migliore condizione, nonché ritrovare la tonicità del muscolo dove ha preso la botta, per cui da martedì sarà con il gruppo, e lo recuperere­mo per il match contro il Carpi. Bruscagin è guarito, ma ci vorrà ancora una decina di giorni perché possa essere davvero dei nostri. Dalla prossima partita tutti questi ragazzi dovremmo averli a disposizio­ne». A Terni, sul fronte opposto, la filosofia di Sandro Pochesci, tecnico che ha sfoderato persino il 3-3-1-3 (con pessimi risultati per altro) e che ieri durante la rifinitura ha provato il 4-2-3-1, viaggia in tutt’altra direzione.

Si sono visti Vitiello, Gasparetto, Signorini e Favalli in difesa, Paolucci e Defendi in mediana, Carretta, Tremolada e Tiscione dietro a Finotto. Se poi sarà anche la formazione anti-Venezia lo si scoprirà attorno alle 14, di oggi, quando i rispettivi uffici stampa diffondera­nno le scelte dei due allenatori. «Loro fuori casa sono ancora imbattuti — evidenzia l’ex allenatore dell’Unicusano Fondi — hanno vinto a Bari, in trasferta hanno subito solo un gol su calcio d’angolo. Anche se non segnano molto, certamente concedono poco e anche con il Parma per lunghi tratti hanno dominato. E’ una squadra forte come tutte quelle di B, bisogna cambiare tutto con le prestazion­i». E poi ancora: «Giocavo a Guidonia con due punte esterne e due punte centrali — evidenzia Pochesci — e questo mi ha fatto arrivare due volte ai playoff con una squadra di ragazzini, per cui la mia mentalità, da questo punto di vista, non cambia. Io vi dico che sono in debito con i tifosi e ringrazio i miei ragazzi perchè mi permettono di stare ancora qui».

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In campo Dopo la sconfitta interna con il Parma nell’ultimo turno di campionato il Venezia di Pippo Inzaghi cerca un pronto riscatto a Terni

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