Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il sindaco a Donnet: «Spero che sarà un mio elettore»
L’elogio di Brugnaro: «Riportano il lavoro nel cuore della città. L’Europa si costruisce così»
«Tutto inizia con il desiderio di fare qualcosa per il territorio, per Venezia, il cui leone di San Marco è presente nel nostro simbolo». E proprio partendo dalla volontà di sostenere la città, ha spiegato l’amministratore delegato di Generali Philippe Donnet, è nata l’idea di restaurare le Procuratie Vecchie e di farne la sede della fondazione umanitaria The Human safety net.
«Il progetto sottende una visione di comunità e di protezione delle persone», ha detto l’ad. Le Procuratie sono chiuse dal 1989, da quando cioè Generali ha lasciato la sede per traslocare a Mogliano Veneto (Treviso), ma è da inizi del 2000 che in città si è aperto un vivace dibattito sul loro restyling. Il confronto tra Generali e Comune è iniziato durante l’amministrazione del sindaco Giorgio Orsoni, è continuato con il commissario Vittorio Zappalorto che ha firmato la prima convenzione con il gruppo, rivista un anno dopo dall’attuale primo cittadino Luigi Brugnaro. Tutti i veneziani temevano che le Procuratie fossero destinate all’uso turistico ma Donnet, ieri, ha negato ogni velleità di questo tipo.
Ieri, Generali ha spiegato che non ci sarà una foresteria, come prevedevano i piani iniziali presentati in Comune, ma arriveranno impiegati e anche, si augurano tutti a Venezia, nuovo lavoro. Le rassicurazioni di Donnet sono state pubblicamente apprezzate da Brugnaro. «Le Generali riportano lavoro a San Marco - ha commentato entusiasta - è un’ottima notizia. Noi pensiamo che l’Europa si costruisca così, con progetti come questo rivolto a rifugiati e bambini, senza buonismo ma tanta voglia di ridare dignità: è un intervento meticoloso e rispettoso di tutte».
Quante persone lavoreranno alle Procuratie non è stato chiarito ieri all’illustrazione del progetto di ristrutturazione ma si insedierà personale di Generali, della Fondazione
L’ad Saremo lieti di collaborare in futuro anche con Ca’ Foscari
The Human safety e di chi vorrà affittare gli spazi inutilizzati e che saranno dati in affitto.
Ca’ Foscari si è candidata a collaborare. «Siete già al lavoro con la Fondazione? Ci sono iniziative in corso?», ha chiesto il rettore Michele Bugliesi. Immediata la replica di Donnet: «La Fondazione è operativa in Germania e in Francia al momento e saremo davvero lieti di collaborare con l’Università Ca’ Foscari».
L’ad di Generali vive a Venezia, parla perfettamente italia-