Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Linetti salva tutti fino a fine anno Scoppia la polemica sui crediti
Zuin: voglio vedere i conti. Sfiduciato l’ad Montanari
Il colpo di scena è arrivato all’inizio dell’assemblea dei soci che avrebbe dovuto decidere il futuro di Thetis, con la presentazione e la discussione del nuovo piano industriale messo a punto dal Consorzio Venezia Nuova. I commissari del Cvn Giuseppe Fiengo e Francesco Ossola hanno infatti detto ai presenti di cestinare tutto, consegnando una lettera del provveditore interregionale alle opere pubbliche Roberto Linetti, il «committente» del Mose, che ha riacceso la speranza dei lavoratori. «Considerata la valenza istituzionale di gran parte delle attività svolte da Thetis - ha scritto Linetti citando la famosa convenzione del 1991 tra Stato e Consorzio - vi invito a porre in essere quanto legittimamente possibile per garantire la prosecuzione e l’incremento delle attività in questione». La proposta, scritta nero su bianco, è quella di un contratto triennale dal 2018 al 2020 per le attività della sezione antinquinamento, delle progettazioni civili e ambientali del piano delle opere del Mose, «e in ulteriori esigenze che dovessero emergere». Un rilancio totale dell’azienda, a pochi giorni da quel 10 ottobre in cui sarebbe dovuti diventare ufficiali i 45 licenziamenti annunciati da mesi. Ora invece il Cvn si rimetterà al lavoro per un nuovo piano industriale alla luce di queste novità.
Proprio quel giorno, poi, l’ad Werther Montanari si presenterà al tavolo regionale per comunicare che l’assemblea di ieri ha accolto la richiesta, partita dal Comune di Venezia e dalla Regione e sposata dalla Prefettura, di posticipare gli esuberi al 31 dicembre. In realtà questo potrebbe essere l’ultimo atto di Montanari, perché sempre ieri i soci di maggioranza hanno chiesto la sua revoca da amministratore: l’ex finanziere, chiamato dall’ex commissario e collega delle fiamme gialle Luigi Magistro, avrebbe dovuto essere l’uomo della liquidazione di Thetis, tanto che il suo obiettivo era il concordato preventivo. Questo l’ha portato in conflitto con i soci, anche per alcuni dissidi sulla questione dei crediti, che anche ieri ha acceso gli animi.
L’assessore comunale al Bilancio Michele Zuin ha infatti chiesto a Montanari di fare chiarezza, presentando un prospetto alla prossima riunione. «Bisogna superare il problema della liquidità, altrimenti Thetis non ha futuro», spiega Zuin. Il Cvn avrebbe però in questi mesi pagato a Thetis circa 6,5 milioni dei 7,9 di crediti messi a bilancio al 31 dicembre 2016. Nel frattempo sono state emesse fatture per altri 2,9 milioni, su cui sono in corso le dovute verifiche da parte dei commissari.