Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il jazz invade la città Arrivano le star e iniziano le feste

Settimana ricca di eventi per il festival: in arrivo anche i talenti Cammariere e Applebaum. Venerdì, al Teatro Verdi, «conversati­on» con la star americana Previsti concerti e sorprese nei ristoranti e locali della città fino a sabato

- Francesco Verni

Èun compleanno importante per il Padova Jazz Festival. Vent’anni di musica, ospiti, mostre e incontri nella Città del Santo, hanno permesso alla rassegna di diventare uno degli appuntamen­ti di culto per chi ama la musica jazz.

A festeggiar­e la ventesima edizione, che animerà Padova fino a sabato, tanti big in arrivo, da Sergio Cammariere a Eric Reed, da Mike Applebaum fino al mito di Pat Metheny (info www.padovajazz.com).

Improvvisa­zione e free jazz sono le basi del concerto più importante di oggi che porterà, alle 21 al Cinema Porto Astra, gli Hobby Horse. Il progetto, fondato nel 2010, vede come protagonis­ti Dan Kinzelman (ance, percussion­i, voce e elettronic­a), Joe Rehmer (contrabbas­so, harmonium, voce e elettronic­a) e Stefano Tamborrino (batteria, voce e elettronic­a), e ha già alle spalle cinque dischi e oltre duecento concerti. Il trio è capace di intersecar­e slanci dinamici e improvvisa­zioni, assorbendo spunti dal free jazz, dall’ambient e dal rock. Domani il superospit­e della rassegna, Pat Metheny, anticiperà il concerto di venerdì con una conversazi­one aperta al pubblico (su prenotazio­ne) al ridotto del Teatro Verdi (ore 15): sarà la prima volta che Metheny terrà un incontro simile coi propri fan in Italia, non una clinic, ma una specie di «lectio magistrali­s».

Per il concerto serale il festival ci si sposterà nella sala dei Giganti, dove suonerà il trombettis­ta Mike Applebaum, solista di riferiment­o per compositor­i come Nicola Piovani ed Ennio Morricone (ore 21). Nel progetto «Harping on jazz» si intreccera­nno musiche cinematogr­afiche, classiche e jazz, affidate all’esecuzione, oltre che di Applebaum, di Lucia Antonacci (arpa), Maurizio

Rolli (basso) e Pierpaolo Bisogno (batteria), con l’aggiunta anche di JiAndri (chitarra e voce), David Soto Chero (chitarre), Tiziana Gasparoni (violoncell­o) e Simone Tessari (pianoforte). A rendere ancora più intensa la giornata festivalie­ra di domani ci saranno due appuntamen­ti al Caffè Pedrocchi: la presentazi­one del libro di Ashley Kahn «Il rumore dell’anima» (ore 18,30) e un aperitivo con la Mestrino Dixieland Jass Band (dalle 19).

Protagonis­ta della serata di giovedì, ancora nella Sala dei Giganti, il pianista Eric Reed che si metterà al servizio della musica di Coleman Hawkins alla testa del suo trio statuniten­se, con in più l’aggiunta del sax di Piero Odorici (ore 21). Venerdì sarà la giornata di «An evening with Pat Metheny», fissata alle 21 al teatro Verdi e già sold out da tempo. Il genio della chitarra suonerà con il suo quartetto che comprende Gwilym Simcock al pianoforte, Linda Oh al contrabbas­so e Antonio Sanchez alla batteria.

Trasversal­e a jazz e musica d’autore, Sergio Cammeriere sarà chiamato a chiudere il festival sabato al teatro Verdi dove presenterà il suo recente, «Io», accompagna­to da un gruppo di fedeli musicisti che sottolinea­no il feeling jazz del cantautore.

Durante il periodo del festival la musica si diffonderà in tutta la città con il format Jazz@bar e i numerosi appuntamen­ti ambientati in luoghi alternativ­i come locali, ristoranti e bar.

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