Dalla morte di Marta alla lenta rinascita: Cappello si racconta

Un viaggio a piedi da Nord a Sud dell’Italia per realizzare il sogno della sua compagna morta durante il parto con il bimbo di sette mesi che portava in grembo. Un viaggio «di 4600 chilometri di sorrisi e lacrime, fatica ed emozione»: il viaggio della rinascita, che ora è un libro. Sorride il bassanese Christian Cappello nel selfie postato ieri sulla pagina Facebook «Blog di viaggi» (quello che gestiva con Marta Lazzarin deceduta a fine 2015) mentre tiene tra le mani il suo libro «Andare avanti. In cammino per ridare un senso alla vita». Il volume, edito da Mondadori, esce oggi. «Tra mille sorprese della vita, tra alti e bassi, ho imparato ad Andare Avanti» il commento postato.

«Racconto del momento più drammatico della mia vita e del sogno di Marta, quello di aiutare le persone con malattie rare, che mi ha portato a girare l’Italia visitando ospedali e raccogliendo fondi per la fibrosi cistica – spiega Cappello che ha fondato la onlus #Marta4kids – , un viaggio che mi ha fatto incontrare tante persone che hanno camminato e condiviso con me, che mi hanno ospitato a cuore aperto». Ogni sera, dopo ore di cammino, il bassanese si appuntava nomi, storie, aneddoti, e una volta a casa ha trasformato quello “scatolone pieno di bigliettini” in un libro. «Spero che chi come me si è trovato ad affrontare situazioni molto difficili possa trovare conforto e giovamento nelle mie parole - commenta – ma anche il coraggio e la forza per andare avanti, anche in un sorriso, perché il libro non è solo lacrime».