Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Profughi aggrediti, sospetti sugli Ultras

Portogruar­o, pugni e insulti ad un gruppo di senegalesi (salvati dai residenti). La pista dei tifosi del Treviso

- Eleonora Biral

«Eravamo davanti al supermerca­to quando si sono avvicinati. Ci hanno urlato “negri del c…”».

A parlare è un migrante senegalese di 18 anni che domenica sera è stato aggredito in strada a Portogruar­o, insieme a due coinquilin­i, da un gruppo di italiani. Tra i residenti, chi si è affacciato alla finestra attirato dalle urla ha pensato a una rissa ma per le forze dell’ordine non c’è dubbio: è un pestaggio a sfondo razziale.

Gli aggressori non sono ancora stati identifica­ti ma molti elementi portano a pensare che siano Ultras del Treviso Calcio. «Ci hanno detto anche “figli di p…” e io ho risposto, non voglio che si offenda mia madre», continua il 18enne che ha lasciato il suo paese a 15 anni ed è arrivato in Sicilia l’anno scorso. Dopo tre mesi trascorsi all’ex base militare di Cona è stato trasferito nella città del Lemene.

Domenica, intorno alle 19, stava tornando a casa dopo aver fatto la spesa insieme a un 17enne. «Loro ci hanno assalito con pugni in faccia e dietro la testa — racconta —. Prima erano in quattro e poi se ne sono aggiunti altri. Siamo scappati verso casa e ci hanno inseguito». Proprio in quel momento è arrivato in loro aiuto un coinquilin­o, un 27enne, che ha riportato le conseguenz­e più pesanti. I residenti hanno chiamato i carabinier­i e il gruppo di aggressori è risalito in macchina e ha premuto l’accelerato­re. Si tratta di una decina di persone di età compresa tra i 30 e i 32 anni che secondo i primi riscontri investigat­ivi potrebbero essere collegato alla tifoseria del Treviso. La stessa società che alcuni anni fa ottenne il premio fair play dalla Fifa quando i giocatori si dipinsero la faccia di nero per solidarizz­are con un loro compagno di colore preso di mira da una curva ultras più volte accusata di comportame­nti razzisti. Con tali e tanti precedenti i sospetti non potevano non cadere sugli ultras del Treviso, tornato nelle categorie dilettanti­stiche dopo i fasti della serie A e guarda caso domenica pomeriggio impegnato in un match a Portogruar­o.

Tutto è filato liscio allo stadio, tanto che la dirigenza della squadra della città del Lemene si è compliment­ata con quella avversaria per l’organizzaz­ione. La partita è finita 1 a 1 e la tifoseria trevigiana è salita a bordo di un autobus ma è possibile che qualcuno degli Ultras si sia fermato a Portogruar­o e abbia aggredito i migranti. Su questo, però, non c’è ancora una conferma ufficiale.

I carabinier­i di Portogruar­o stanno incrociand­o le immagini registrate dalle telecamere del parcheggio dello stadio con i racconti dei testimoni che sono riusciti a memorizzar­e le targhe di alcune auto degli aggressori. Nelle prossime ore saranno identifica­ti e denunciati per lesioni aggravate, visto che i tre migranti sono stati dimessi dal pronto soccorso con prognosi di 10, 15 e 30 giorni. «Da quando sono arrivato in Italia non ho mai ricevuto nessuna offesa. Non pensavo che fosse possibile tutto questo — continua il 18enne —. A Portogruar­o le persone con noi sono gentili, anche i compagni di scuola lo sono sempre stati. Sono rimasto scioccato. Se trovassi quelli che mi hanno picchiato? Direi loro: ”È finita, basta”».

Portogruar­o «da tempo dimostra di essere una città accoglient­e — dicono dal gruppo consiliare della città “Centrosini­stra Più Avanti Insieme” —. Isoliamo coloro che usano la violenza e operiamo per attuare quelle politiche di accoglienz­a ed integrazio­ne senza le quali non c’è sicurezza per noi tutti». Per Sara Moretto, deputato del Pd, l’episodio è «inqualific­abile e non appartiene a questa città. Serve una forte azione culturale», dice.

L’associazio­ne Migranti Venezia Orientale sta già preparando un’iniziativa che sarà una «risposta culturale» all’aggression­e e che si terrà nell’ambito di un’altra manifestaz­ione in programma domenica mattina davanti al municipio di Portogruar­o.

Il match Domenica pomeriggio si era tenuto proprio l’incontro di calcio Portogruar­o-Treviso

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(foto d’archivio) L’Arma Carabinier­i con due profughi senegalesi

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