Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La Venezia «inedita» fra appunti e storia nelle opere di Miotto
Disegnare Venezia è una sfida ardua, tanto siamo saturi di immagini della città sull’acqua. Eppure si può rimanere sorpresi vedendo i disegni di Riccardo Miotto. Sono micro-narrazioni, appunti, teorie, in cui cronaca, storia e progetti non realizzati si mescolano. Dal 12 ottobre al 19 novembre si potranno vedere a Ca’ Pesaro, grazie a un progetto curato da Sara Marini, partners Iuav e Musei Civici. «Disegnare Venezia», il titolo. Miotto è un architetto che nel disegnare la dimensione urbana ci ha fatto un lavoro teorico. Molte sue tavole fanno anche da controstoria ad alcune pubblicazioni, come il recente «Venice.2nd Document», scritto da Sara Marini e Alberto Bertagna (edizioni Bruno). Cosa disegnare, dunque? «C’è un territorio tra Venezia e “Venice”, tra la realtà e il logo, tra la città e la sua griffe», scrivono. Uno spazio tra qualcosa di reale e di percepito. Un interstizio tra immaginari, che sia una cupola evanescente o una trama prospettica.