Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La casa di Anna si trasforma in fattoria sociale
Una fattoria sociale e un agriturismo solidale, l’uno a sostegno dell’altra, per poter offrire a tutti, anche alle persone in «disagio lavorativo», un ambiente che sappia coinvolgerli e valorizzarli. «Casa di Anna», la realtà agricola già da un anno e mezzo attiva tra i campi di Zelarino, ha salutato ieri il suo ingresso nel mondo della ristorazione, con l’inaugurazione dell’agriturismo collegato alla fattoria. La struttura, che sarà aperta al pubblico ogni venerdì sera, tutti i sabati e domenica per l’ora di pranzo, vedrà servire ai tavoli i giovani studenti dell’istituto alberghiero Barbarigo, e nei piatti ci saranno tutti i prodotti biologici che la fattoria sociale già fornisce a diversi ristoranti oltre che ai clienti che li acquistano online, a domicilio o in fattoria. «Il nostro primo obiettivo resta quello di creare una oasi di serenità per quelle persone che faticano a trovare un impiego: ex detenuti, immigrati, nuovi poveri e disabili. Oggi collaborano con noi 18 persone – spiega Piero Pellegrini, fondatore della struttura – Non abbiamo finanziamenti e per sostenerci dobbiamo seguire una logica commerciale. Ecco il ristorante». «È bello che questa struttura sia chiamata casa — ha detto ieri l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini — Come una casa offre calore famigliare ed è aperta a tutti, specie a chi è più debole». Il prossimo anno in programma anche rassegne cinematografiche, e corsi di cucina. (gi. co.)