Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Fondazione Nord Est, Bono alla presidenza
Confindustria designa l’uomo-Fincantieri. Campiello: Luxardo alla gestione, Leone super-consulente
Campiello e Fondazione Nordest, adesso ci si vede finalmente chiaro. Il Consiglio di presidenza di Confindustria Veneto ha risolto ieri sera due nodi che stavano in bella evidenza fin dal primo giorno sulla scrivania di Matteo Zoppas, eletto presidente dell’associazione lo scorso maggio. A guidare il Comitato di gestione del premio letterario tornerà Piero Luxardo mentre la Fondazione Nordest avrà molto probabilmente come nuovo presidente Giuseppe Bono (ad di Fincantieri), guida di Confindustria Friuli Venezia Giulia e direttore scientifico l’ex rettore di Ca’ Foscari, Carlo Carraro. L’evento culturale, pur fra tutte le incertezze nate nel confuso periodo dello scorso autunno con le dimissioni da presidente della Fondazione Campiello di Roberto Zuccato e, in seguito, anche del Comitato di gestione, grazie a un’opera di ricomposizione affidata ad Andrea Tomat, aveva ritrovato una rotta tale da consentire il successo, a settembre scorso, dell’edizione numero 55. E ieri il Campiello ha chiuso il cerchio della stabilità e del rilancio. La Fondazione, invece, galleggiava su un mare senza vento dallo scorso marzo, con la fine della direzione scientifica di Stefano Micelli, il quale, di recente, aveva sottolineato la persistente mancanza di strategia. Un dato che si sommava, ed era per molti aspetti conseguente, alla flessione di fondi disponibili, in particolare per il venir meno del denaro in genere versato alla Fondazione dal sistema camerale. Il Campiello ha individuato la quadra con la nomina del «veterano» Luxardo che eredita dalla gestione pro-tempore di Tomat una macchina organizzativa più in salute rispetto a quanto ci si potesse attendere solo un anno fa e ben orientata a un rilancio mediatico al punto da aggregare, come consulente, Giancarlo Leone, già vicedirettore generale Rai per l’offerta televisiva e direttore di Rai 1 e oggi presidente dell’Associazione produttori televisivi (Apt) e amministratore delegato della società di consulenza Q10 Media. «Nell’ultima edizione abbiamo fatto qualche sperimentazione — ha ricordato Tomat — e credo che abbiamo colto nel segno qualche elemento da sfruttare per il Campiello n. 56. Abbiamo fatto tutto il possibile, moltissime riunioni e, quando Zoppas è stato eletto, sono stato il primo a sollecitare un cambio di consegne perché questa manifestazione ha bisogno di un piano pluriennale e non potevo dedicarvi il tempo necessario. Adesso la nuova gestione può partire». Nel Comitato di gestione anche Stefania Zuccolotto della veronese Bi.Car Srl, Bruno Giordano, presidente del Gruppo Giordano e il trevigiano Giuseppe Da Re, alla guida del gruppo alimentare «I Bibanesi».
Più articolato il percorso per il rinnovo di Fondazione Nordest, benché il binario sia affidabile. Confindustria Veneto, come socio di riferimento, ha proposto al Consiglio di nominare Carraro direttore scientifico e di inserire Bono, avendone ricevuta la disponibilità, nel prossimo Cda da presidente in pectore. L’ok dovrà giungere dal Consiglio uscente, presieduto da Francesco Peghin, contestualmente all’approvazione del bilancio 2017 e dunque, verosimilmente, entro il prossimo febbraio. Questo, è stato detto, nell’ambito di un riposizionamento contraddistinto da «uno sguardo ad ampio raggio sugli scenari di sviluppo del sistema economico e sociale di tutto il Nordest e da una direzione scientifica forte e di grande esperienza capace di rafforzare il sistema relazionale verso istituzioni e stakeholder».