Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Inchiesta sull’occupazione dell’ex Vida Arrivano gli agenti: «Ci sgomberano»
Tam tam tra i cittadini. Maggioranza e opposizione: un nuovo ristorante non passerà
Prima il blocco del gas, poi quello dell’elettricità, quindi l’inchiesta della procura e l’«ultimatum» della questura: «Voi da qui dovete andare via». Ieri mattina, in campo San Giacomo dell’Orio, tre funzionari di polizia hanno sorpreso i ragazzi all’interno dell’Antico Teatro di Anatomia, l’ex trattoria «Vida», chiedendo loro i documenti e ribadendo l’obbligo di liberare lo stabile, occupato ormai da due mesi. Il palazzo, di proprietà della Regione Veneto, è stato acquistato all’asta dall’imprenditore Alberto Bastianello, che proprio nelle prossime ore dovrebbe prenderne possesso, dopo la scadenza dei 60 giorni per esercitare il diritto di prelazione e sospendere la vendita. Il Comune di Venezia, però, ha ripetuto fin dall’inizio di non avere intenzione di mettersi di traverso e così, a ottobre, si sono mobilitati cittadini e associazioni del quartiere, che dopo aver riaperto l’edificio l’hanno trasformato in un punto di ritrovo per tutto il centro storico, con corsi di yoga e spettacoli per bambini, passando per concerti, cene all’aperto e cineforum.
L’arrivo delle forze dell’ordine, però, lascia presagire un’unica conclusione per questo esperimento di autogestione. La Regione Veneto nei giorni scorsi ha presentato un esposto in procura e il pm Giorgio Gava ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di «invasione di edifici», che prevede una pena fino a due anni di reclusione. E’ probabile dunque che ieri gli agenti avessero ricevuto l’incarico dal pm di identificare gli occupanti, per iscriverli sul registro degli indagati. Ma proprio l’ipotesi di una «cacciata» ha spinto tanti veneziani a radunarsi in serata davanti alla Vida: «Questo luogo è diventato un simbolo, un baluardo contro la “turistificazione” di Venezia», ribadivano gli occupanti prima di lasciare la parola ai bambini. «Veniamo qui a giocare tutti i giorni – confermava la piccola Anna, di neanche dieci anni – Abbiamo chiesto anche a Babbo Natale di lasciarci la Vida». L’adunata davanti al teatro ha visto anche il supporto di numerosi consiglieri comunali – di maggioranza e opposizione – che hanno spiegato come l’ipotesi di un nuovo ristorante dovrà passare obbligatoriamente per il voto in consiglio comunale: «Possiamo assicurarvi che non approveremo mai un cambio di destinazione d’uso, su questo siamo concordi – hanno annunciato i consiglieri Maurizio Crovato (Lista Brugnaro) e Rocco Fiano (Lista Casson) – Abbiamo anche parlato con Bastianello ed è aperto alla possibilità di una trattativa, forse anche ad un affitto. Se il nostro obiettivo è evitare l’ennesimo ristorante, ecco come si può continuare la battaglia tornando nella legalità».
L’idea di pagare una quota mensile all’imprenditore veneziano, però, non piace agli attivisti: «Il palazzo deve restare pubblico, ci sono troppi rischi nel passaggio a privati – borbottavano in tanti – E poi chi ci assicura che, alla prossima legislatura, l’aria non cambi anche a Ca’ Farsetti?». Più combattive Monica Sambo (Pd) ed Elena La Rocca (M5s): «Faremo firmare una mozione al prossimo consiglio comunale – garantiscono – Chiederemo alla Regione di sospendere lo sgombero, almeno fino a che non sarà chiarita la questione delle destinazioni d’uso». Le associazioni e i residenti che hanno occupato la «Vida», comunque, non hanno alcuna intenzione di lasciare lo stabile, neppure dopo le «intimidazioni» della polizia: «La nostra è un’occupazione pacifica, e continuerà ad essere tale – ribadivano tutti – Ma da qui non ce ne andremo: resteremo dentro fino alla fine, e abbiamo già pronta la programmazione delle prossime settimane». Gli attivisti hanno anche inviato una richiesta di audizione alla quinta commissione consiliare, dove sperano di poter tornare a raccontare le proprie ragioni, ma soprattutto intendono cercare una soluzione assieme ai tecnici del Comune.
Occupanti Questo luogo è un simbolo contro la «turistificazione»
Sambo e La Rocca Chiederemo alla Regione di sospendere l’azione
L’ipotesi affitto Crovato e Fiano: c’è margine di trattativa con Bastianello. Contrari gli attivisti