Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Sì dei giudici riparte la gara sulle linee Actv

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La gara per il 10 per cento delle linee di Actv, che per legge devono essere messe sul mercato, potrebbe ripartire. E’ questo l’esito della sentenza del Consiglio di Stato, che ha definitiva­mente respinto il ricorso di Venezia City Sightseein­g (Vcs) contro il bando di luglio 2016, con cui Ca’ Farsetti aveva deciso di mettere a gara con affidament­o di nove anni, alcune linee di bus e vaporetti: tra queste, anche quelle Blu, Rossa e Arancio, oggi date in concession­e ad Alilaguna, che infatti si era costituita nel ricorso. La tesi di Vcs era che quelle linee, dirette all’aeroporto, fossero da liberalizz­are, in quanto turistiche, senza dunque alcuna gara d’appalto. Il Consiglio di Stato però ha respinto il ricorso sul punto, anche se ieri è stato pubblicato solo il dispositiv­o e dunque non sono ancora note le motivazion­i. Il Tar, in primo grado aveva scritto che «la vocazione turistica della città di Venezia non può certo comportare la trasfigura­zione dell’ordinario servizio pubblico di trasporto in servizio prettament­e turistico». Questo perché in tutte le città d’arte i mezzi pubblici sono molto usati dai visitatori, ma ci sono anche le esigenze dai residenti, e dunque non può venire meno quel controllo dell’ente pubblico su continuità, frequenza e regolarità del servizio. Il rischio di un servizio completame­nte liberalizz­ato sarebbe quello di fare solo le corse più redditizie, tralascian­do le altre. Il Consiglio di Stato ha invece accolto la domanda subordinat­a con cui Vcs aveva chiesto l’annullamen­to della clausola che prevedeva l’obbligo di acquisto da parte del subentrant­e delle flotte in servizio. La gara era stata bloccata, ora potrebbe ripartire con quest’unica correzione rispetto al bando iniziale. (a. zo.)

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