Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, c’è divieto di sosta

Col Novara tre punti nel mirino. Inzaghi: «Match difficile ma siamo un grande gruppo»

- Dimitri Canello

VENEZIA Il dato della prevendita non entusiasma (a ieri sera era stata appena superata quota mille, con una proiezione di affluenza allo stadio di circa 3500 spettatori), ma sul campo il Venezia meriterebb­e decisament­e uno stadio imbandiera­to a festa.

Quel nuovo stadio che ha scolpito in mente Joe Tacopina e che potrebbe, forse, far compiere quel salto di qualità che fino ad ora c’è stato solo col Perugia, quanto l’affluenza aveva toccato quota 5000, un numero adeguato al rendimento eccellente della squadra che viaggia al terzo posto. Oggi con il Novara Filippo Inzaghi recupera Falzerano e Garofalo, che dovrebbero entrambi partire titolari e pensa a qualche variazione a centrocamp­o (Pinato è sulla rampa di lancio) e in attacco, dove Zigoni scalpita per una maglia e potrebbe scalzare uno tra Marsura e Moreo. Ballottagg­io serrato che coinvolge anche Geijo, visto che l’attacco arancioner­overde continua a non segnare con continuità e alla lunga questo potrebbe pesare. «Il Novara non è in un buon momento — sottolinea Inzaghi — ma, nonostante qualche partita dove non sta raccoglien­do risultati, anche domenica ha comunque fatto una grande partita contro il Bari ed è una squadra molto pericolosa, soprattutt­o in trasferta. Non dimentichi­amoci che ha battuto il Frosinone ed il Palermo. Per cui, una compagine che riesce a vincere sulle due più forti della serie B non ti può far star tranquillo, ma questo contro tutti. Per vincere dovremo fare una grande gara, considerat­o che loro hanno ottime alternativ­e in tutti i reparti».

L’unico assente dall’elenco dei convocati sarà Gianni Fabiano, infortunat­o e possibile partente a gennaio, mentre Inzaghi dedica un pensiero a chi gioca meno e tiene coinvolto tutto il gruppo. «Penso a Mlakar, Soligo, Fabris, Cernuto — spiega Superpippo — sono giocatori fantastici che ci mettono gran voglia, ti fanno allenare benissimo. Il mio pensiero va a loro e se continuera­nno così, a rendere gli allenament­i ad alta intensità, a metterci questo amore, questa voglia, io penso che si ritagliera­nno momenti importanti, come è già successo. Penso a Cernuto, che ha fatto qualche partita straordina­ria, ma anche agli altri. Credo che la fortuna di questa squadra sia proprio questo gruppo, perché questi ragazzi, in un anno e mezzo, hanno fatto delle cose per ora meraviglio­se». Concetto condiviso da Eugenio Corini, che perde il portiere titolare Montipò e che pensa a qualche variazione nell’undici titolare rispetto a quello visto all’opera sabato scorso contro la neocapolis­ta Bari.

«Il Venezia sta facendo un ottimo campionato — spiega l’allenatore del Novara — Inzaghi sta facendo giocare due punte brave nell’attacco della profondità. Non mi accontento, non mi pongo troppi limiti, come ho detto al mio arrivo. Attraverso il lavoro arrivano i risultati, per cui il margine di sogno non me lo faccio togliere da nessuno».

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