Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Clochard, il letto per l’inverno si prenota come un hotel
Assistenza raddoppiata ma basta punto di raccolta in stazione
Letti caldi e rifugio sicuro per tutti, ma con prenotazione entro le dieci del mattino. Con l’inizio delle notti gelide il Comune rimette in campo la sua macchina di sostegno ai senzatetto, con un potenziamento del servizio ma anche nuove norme di accesso. Per presentare le novità, figlie del bando per l’assistenza che l’amministrazione ha voluto trasformare in triennale, investendo 700 mila euro contro i 250 mila annuali a cui era abituata, ieri a Ca’ Farsetti si è radunata quasi tutta la rete sociale veneziana, dalla Croce rossa alla cooperativa Co.Ge.S, fino alla Casa dell’Ospitalità, fulcro del sistema comunale. A spiegare il nuovo metodo di prenotazione obbligatoria l’assessore al Sociale Simone Venturini: «Evitando di raccogliere i senza dimora davanti alle stazioni di Mestre e Venezia per poi condurli in serata alla struttura di via Santa Maria dei Battuti speriamo di ridurre i disagi provocati dagli ospiti più problematici, sia nei quartieri intorno ai due scali ferroviari, sia nello stesso ricovero. Abituarsi ad un metodo, a rispettare degli orari e ad una pianificazione anche minima può essere un ottimo esercizio per queste persone, anche nell’ottica di un recupero dallo stato di marginalità, che resta il primo obiettivo del nostro impegno». Qualcuno però teme che il sistema si trasformi in una «barriera». I senzatetto che la notte vogliono dormire alla Casa dell’ospitalità devono prenotare la mattina dalle 9 alle 10, direttamente alla