Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Velocità, alcol, età di chi guida multe più alte nel nuovo codice
Il governo cambia le norme e in parte le estende alla laguna
Abusivi Chi conduce natanti senza autorizzazioni rischia fino a 11 mila euro Under 16 Sanzioni salate anche per i ragazzi under 16 che portano barche sotto i 40 cavalli
Alcoltest e controlli contro l’uso di droga, multe più salate agli abusivi, a chi trucca il motore o ne usa uno troppo potente ma anche sanzioni pesanti per chi corre troppo. Il nuovo codice della navigazione introduce regole simili a quelle della strada per chi guida una barca. E gran parte saranno valide anche in laguna.
Nei mesi scorsi, il governo ha predisposto un decreto legge che rivede e aggiorna il complesso sistema di norme della navigazione, le commissioni di Camera e Senato hanno studiato e introdotto qualche aggiustamento al testo e adesso che il lavoro è stato ultimato ci sono due anni di tempo perché entri in vigore, da quando sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, tra qualche giorno.
Nel codice, è stata introdotta una novità che rappresenta una piccola rivoluzione per Venezia: molte norme sono valide anche per la laguna. Sono anni che la città d’acqua, l’unica in Italia dove le auto sono sostituite dalle barche e le strade da rii e canali, chiede a Roma di poter introdurre controlli e contravvenzioni previste, finora, solo nel codice della strada e finalmente la richiesta è stata recepita. Il nuovo codice della navigazione introduce tutto quel pacchetto di interventi per la sicurezza di chi naviga, con misure di prevenzione e di punizione: vengono introdotti controlli contro l’abuso di alcol e di droghe con lo stesso sistema di quanto già avviene per chi guida un’automobile in stato d’ebbrezza o alterato da qualche sostanza. Se nell’ambito di controlli, il conducente supera il limite dello 0,5 per cento di alcol scatta la multa: entro lo 0,8 tra i 2.755 e gli 11.017 euro, tra lo 0,8 e l’1,5 per cento si rischia di pagare da un minimo di 3.500 a un massimo di 12.500 euro, chi supera questi limiti dovrà invece pagare tra i 5 mila e i 15 mila euro. In tutti i casi, è prevista la sospensione tra sei mesi e l’anno della patente nautica e se c’è un incidente ne scatta la revoca quando il pilota supera l’1,5 per cento d’alcol a litro di sangue. Per gli under 21 e chi usa l’imbarcazione per fini commerciali, le regole sono più rigide: «È vietato assumere il comando dopo aver assunto bevande alcoliche». Nemmeno una birra piccola viene concessa. Lo stesso accade per l’uso di sostanze stupefacenti.
I vigili di Venezia sono già dotati di alcol e droga test, li usano in terraferma, non sarà un problema, una volta in vigore il codice, iniziare a eseguire questi controlli anche in laguna. Altra novità è un irrigidimento delle sanzioni contro gli abusivi delle acque. Chi, ad esempio (per calare le norme nel contesto veneziano), porta clienti su un motoscafo privo di licenza o titolare di un permesso che non consente tour della città viene multato con una sanzione che va dai 2.755 agli 11.107 euro. Per l’acqua, come per la terra, chi paga entro cinque giorni gode di uno sconto del 30 per cento. Non è stata introdotta, come Venezia chiede da anni, la norma che rende obbligatorio un patentino, simile a quello degli scooter, anche per che guida barche con motori sotto i 40 cavalli, ma il governo ha accolto la proposta di multare (tra i 65 e i 655 euro) chi conduce un mezzo anche sotto 40 cavalli senza l’età minima per farlo, 16 anni. E ci sono sanzioni in arrivo anche per chi, nei tipici barchini veneziani, monta motori più potenti.
Non ci sono solo multe. Roma ha deciso di sostenere chi vuole usare carburanti meno inquinanti, come il gpl o i motori ibridi, e il testo dà la possibilità di affiancare alle pompe diesel e benzina i combustibili più ecologici. Sembra una banalità ma, finora, non era permesso e a Venezia potrebbe essere un incentivo al passaggio a sistemi di alimentazione alternativi. Inoltre, le persone portatrici di disabilità motoria ora possono pilotare una barca, con alcune limitazioni: nell’ambito delle «D» nasce una patente loro dedicata. Infine, il codice della navigazione introduce gli ormeggi per disabili, se vuoti chiunque li può usare ma all’arrivo di un conducente disabile lo spazio dev’essere immediatamente lasciato libero, pena la multa.