Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Allenamento urbano tra torte saldatori e performance artistiche nel quartiere della stazione
Musica elettronica, danza, teatro, poesia. Può l’arte rigenerare la città? Forse, se si usa per portare le persone nelle strade, come protagonisti di performance: il progetto «AttivA(R)TI», finanziato dal Comune, punta a dare ai cittadini gli strumenti per diventarlo, attraverso le associazioni «Live Arts and Cultures» - con sede a Forte Marghera e un’esperienza con i rifugiati – e l’associazione «Luoghi comuni». A diventare teatro l’area che negli ultimi mesi è stata il set del filmato dei residenti sul degrado, tra spaccio, prostituzione e bisogni corporali espletati all’aria aperta, girato per protesta e mandato al sindaco Luigi Brugnaro. «Sappiamo che è una zona di degrado, alcuni della nostra associazione abitano qui – spiega Alessandra Trevisan di Live Art and Cultures – ma l’abbiamo scelta perché è un’area a forte componente multietnica, ci interessava l’incontro tra culture». Il progetto si articola su quattro binari paralleli, rivolti soprattutto ai giovani.
Il primo è il «concorso di fotograffitismi», in cui chiunque potrà raccontare il quartiere inviando le proprie foto. «Kit per una performance urbana» sarà invece composto di dieci incontri per ragazzi tra 13 e 19 anni: «Vogliamo spingerli a usare gli spazi urbani come palcoscenico per esprimersi con performance artistiche», spiega Trevisan. Fino ad aprile, oltre a un laboratorio di danze popolari, partirà anche un gruppo di «allenamento urbano», in cui i residenti si incontreranno per condividere competenze ed esperienze: dal saper fare l’orlo ai pantaloni, al preparare una torta o usare una saldatrice. Per partecipare: progettoattivarti@gmail.com.