Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Pedemontana, Regione pronta a ridurre i tempi della concessione
Pedemontana, dopo i rilievi dell’Autorità nazionale anti corruzione guidata da Raffaele Cantone, la Regione potrebbe rivedere la durata della concessione affidata a Sis, riducendola dai 39 anni previsti dal contratto ai 37 suggeriti. Lo annuncia il commissario della superstrada, il vice avvocato generale dello Stato Marco Corsini. Che precisa: «A nostro avviso il ritardo evidenziato da Anac si è accumulato nel corso della fase di progettazione, che ricade nella gestione precedente».
Pedemontana, la Regione potrebbe rivedere la durata della concessione affidata a Sis, riducendola dai 39 anni previsti dal contratto ai 37 suggeriti dall’Autorità nazionale anti corruzione guidata da Raffaele Cantone. Lo spiega il commissario della superstrada, il vice avvocato generale dello Stato Marco Corsini: «A nostro avviso il ritardo evidenziato da Anac si è accumulato nel corso della fase di progettazione, che ricade nella gestione precedente (quella del commissario di nomina governativa Silvano Vernizzi, ndr.). Non ne conosciamo i motivi, quindi dovremo approfondire la questione, ma è evidente che se venissero riscontrate responsabilità a carico di Sis non potremmo far altro che sederci al tavolo con loro e rivedere i termini dell’accordo, come indicatoci da Anac». Che, nel parere reso noto giovedì, bolla come «non ammissibile» lo slittamento dell’apertura dell’arteria tra Montecchio e Spresiano al 2020 anziché il 2018 senza ripercussioni sulla durata della concessione. Corsini ridimensiona invece gli altri due rilievi principali di Cantone, e cioè il contributo da 300 milioni e le stime di traffico. «Quanto al primo - replica - Anac chiede che Sis metta a gara lavori per un importo corrispondente, così da non “falsare la concorrenza”. Ebbene, noi avevamo già dato indicazioni in tal senso a Sis: tutti i lavori che non vengono eseguiti in forma diretta dal Consorzio devono essere messi a gara. Anac stessa, però, ha ritenuto il contributo assolutamente legittimo ed è fuori di dubbio che questo squilibri il rapporto pubblico-privato assai meno delle condizioni contrattuali precedenti, ben più gravose per la Regione». Quanto ai flussi di traffico, invece, «il rilievo dell’Autorità si basa sulla velocità di percorrenza dell’arteria, che sarebbe di 110 chilometri orari anziché 130. Ora, a parte che stiamo lavorando per l’innalzamento dei limiti, è intuibile che su una lunghezza di 92 chilometri, quale quella della Pedemontana, una variazione di 20 chilometri orari non cambia i tempi di percorrenza in modo sensibile e dunque non stravolge le stime di traffico». Le stesse considerazioni Corsini le ripeterà nel corso della conferenza stampa annunciata in Regione per martedì. In ogni caso, conclude il commissario, «resta la soddisfazione per il complicato lavoro svolto, visto da dove si partiva. Abbiamo “vinto”, magari 4 a 3 anziché 5 a 0, ma Anac ha condiviso la scelta di non rompere il contratto con Sis e riconosciuto la legittimità dell’impianto della nuova convenzione. Abbiamo ottenuto il massimo possibile, firmando il closing che mancava dal 2009 e facendo proseguire i cantieri».