Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ironia, imitazioni e musica Frullatorio, risate su Venezia
Un live show a puntate che è diventato un caso (anche social)
Ritmo serrato, ironia caustica, interviste di attualità, musica, imitazioni, classifiche, video: Frullatorio è il David Letterman Show lagunare. Dopo dieci «puntate» è diventato un appuntamento importante per parlare degli acciacchi di Venezia, i tic lamentosi dei suoi abitanti e le minacce che incombono ogni giorno. Un live-show che, dopo una stagione al Circolo Flat di Mestre, ora va in scena una volta al mese al Laguna Libre, a Cannaregio. Frullatorio è diventato un must, soprattutto tra i più giovani. Uno dei video realizzati e fatti girare in facebook, Il nuovo veneziano, ha totalizzato più di 160 mila visualizzazioni, diventando in breve tempo virale. Protagonista è Luigi, un ragazzo che, pur non essendo nato qui, si sente veneziano e ama così tanto la città che alla fine non la sopporta più. Ad un certo punto, «Luigi si sente così veneziano che oggi ha deciso di trasferirsi a Mestre».
L’idea di Frullatorio è nata due anni fa da alcuni giovani creativi: il gruppo teatrale «H2O non potabile» (David Angeli, Marco Tonino, Jacopo Giacomoni) e il poeta performer Alessandro Burbanak, assieme alle videomaker Ginevra Formentini e Anna Ghiraldini. Ma cos’è Frullatorio? «È uno show con tutte le carte in regola: una scrivania, una poltrona, una band, due presentatori e un tecnico, tutto a vista», lo descrivono loro. Irriverente e amaro, il format teatrale si ispira agli show televisivi americani, di cui ha mutuato linguaggi e ritmo. Nei 75 minuti di spettacolo, ogni «puntata» affronta un tema diverso, dall’acqua alta agli affitti, i teatri e le grandi navi, la vendita di immobili pubblici e lo spopolamento. C’è sempre un ospite, di solito una associazione o una impresa start-up, sottoposto ad una sorta di «intervista anomala», come la chiamano, cui si sovrappongono i live musicali del cantautore Alberto Bettin e gli intermezzi di Nicolò Falcone, stand up commediant. «Ci piaceva l’idea di parlare di Venezia in modo divertito e senza fare sconti a nessuno – racconta Marco Tonino, attore, impegnato anche nella compagnia Malmadur – D’altra parte gli stessi abitanti sono allo stesso tempo vittime e complici dei guai che vivono». Ora stanno preparando la prossima puntata. «Minacce», si intitolerà. Sempre al Laguna Libre. Quando? Da scoprire nella pagina di facebook.